La storia di Gianluca Arrighi è pressochè unica nella storia del panorama letterario italiano. Fino ad oggi, infatti, i giuristi diventati scrittori di successo appartenevano esclusivamente alla categoria dei magistrati, come il giudice Giancarlo De Cataldo o l’ex procuratore antimafia Gianrico Carofiglio. Nelle aule di giustizia, invece, Arrighi si è sempre trovato dalla parte opposta rispetto ai magistrati, sedendo dietro il banco della difesa.
Brillante avvocato penalista e cultore di diritto penale, nel 2010 Arrighi ha esordito nella narrativa con “Crimina romana”, un testo poi adottato come libro di educazione alla legalità in diverse scuole superiori. Nel libro venivano ripercorsi alcuni casi giudiziari che avevano avuto risalto sui media raccontati, però, dalla prospettiva originale dell’avvocato difensore. Da allora la carriera letteraria di Arrighi è decollata e i successivi romanzi, fino all’ultimo uscito “A un passo dalla follia”, hanno conquistato il grande pubblico, consacrando l’autore tra i maestri italiani del giallo e del thriller.
In questo periodo d’emergenza sanitaria e isolamento causa Coronavirus, Arrighi ha inoltre deciso di regalare ai lettori una serie di novelle noir pubblicando sul suo profilo Facebook dei brevi racconti inediti che chiunque può leggere gratuitamente online e che hanno già avuto decine di migliaia di visualizzazioni. Un dato che conferma come ormai da secoli esista una curiosità morbosa dei lettori verso i romanzi “neri” e come la ragione stia nel fatto che al centro di ogni storia criminale c’è sempre l’essere umano, colto nella sua metà oscura e nella sua profondità insondabile. L’uomo, in fin dei conti, ha semplicemente bisogno di affrontare le sue paure e il romanzo giallo rispecchia la contemporaneità più di qualunque altro genere letterario.