Sextortion: cresce il numero di giovani ricattati sul web

Sempre più ragazzi vengono minacciati sui social per ottenere denaro in cambio del silenzio sulle immagini intime. Ecco i consigli della Polizia Postale per proteggersi e denunciare

? Depositphotos

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Negli ultimi tempi, la Polizia Postale ha registrato un aumento significativo delle segnalazioni da parte di ragazzi e ragazze vittime di sextortion, un fenomeno in cui presunti coetanei, attraverso i social network, richiedono immagini intime e minacciano di diffonderle in cambio di denaro.

Tutto ha inizio con un’interazione apparentemente innocua: un like, un commento o un messaggio privato. La conversazione si sposta poi sulle chat, dove si instaurano rapporti di fiducia che portano a scambi di immagini personali.

È a questo punto che scatta il ricatto: le vittime ricevono richieste di denaro, spesso sotto forma di versamenti su carte prepagate, accompagnate da minacce di diffusione delle immagini ai contatti personali. La pressione aumenta con messaggi insistenti, chiamate e ultimatum.

Chi subisce questo tipo di estorsione si trova intrappolato tra il timore delle conseguenze e la vergogna per aver condiviso immagini intime. Tuttavia, cedere alle richieste non porta alla fine del ricatto, ma al rischio di richieste sempre più pressanti.

Come proteggersi. La Polizia Postale fornisce una serie di indicazioni per contrastare la sextortion:

Anche le famiglie possono giocare un ruolo chiave nel contrastare il fenomeno. In caso di sospetti o se un figlio subisce un ricatto online, è importante:

La sextortion è un fenomeno in crescita che sfrutta la vulnerabilità dei più giovani nel mondo digitale. La prevenzione, la consapevolezza e la collaborazione tra ragazzi, famiglie e autorità sono strumenti essenziali per contrastare questa forma di ricatto online.

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