Facebook diventa maggiorenne: compie 18 anni il social più usato al mondo

Era stato progettato per connettere tra loro gli studenti di Harvard, oggi è una delle più grandi aziende al mondo. Ripercorriamo insieme le vicende che lo hanno portato al successo

Mark Zuckerberg. 📷 Anthony Quintano

Compie 18 anni Facebook, il social network passato da gioco tra universitari a grande media da circa 2,8 miliardi di utenti e ad oggi considerato il più utilizzato al mondo. Era il 4 febbraio del 2004 quando venne lanciato un po’ per gioco. Ma com’è nata l’idea del suo creatore?

In una notte del 2003, Mark Zuckerberg, studente del secondo anno dell’Università di Harvard rese disponibile su internet Facemash, un sito web in cui erano caricate tutte le foto degli studenti del college e si poteva votare la preferita tra quelle che il sistema selezionava casualmente. Mark riuscì ad hackerare i database universitari e ad estrarre le fotografie di tutti gli studenti. La piattaforma in poche ore registrò più di 450 visitatori e 22.000 click sulle foto. I vertici dell’università però chiusero il sito e Zuckerberg fu accusato di violazione della privacy degli studenti.

Il successo conquistato con Facemash convinse Mark a portare avanti l’idea di creare uno strumento di socializzazione per gli studenti di Harvard e nel gennaio del 2004 cominciò a programmare un nuovo sito. In questa nuova iniziativa non era solo, al suo fianco anche Andrew McCollum, che si occupò della programmazione, e Eduardo Saverin, che ne curò gli aspetti aziendali. Nello stesso anno registrò il dominio thefacebook.com. Lo scopo della nuova rete sociale era differente: creare una connessione tra persone lontane tra loro ma dagli interessi simili attraverso i post personali e la condivisione di informazioni, notizie, foto e video.

Il 4 febbraio del 2004 nasce a tutti gli effetti Facebook. Il suo successo è immediato ed entro la fine del mese più della metà della popolazione universitaria è registrata al servizio. A marzo la piattaforma si espande anche all’Università di Standford, alla Columbia University e all’Università di Yale. Successivamente il servizio si allarga alla Ivy League, al MIT, alla Boston University e al Boston College. In poco tempo Facebook apre a tutti gli studenti degli Stati Uniti e del Canada. A metà del 2004, visti gli ottimi risultati ottenuti, Mark e gli altri soci fondatori decidono di aprire una società e istituiscono la corporation Facebook, Inc.

L’anno dopo viene registrato il dominio attuale, facebook.com, per la cifra di 200.000 dollari. Dal luglio del 2007 Facebook figura nella classifica dei 10 siti web più visitati al mondo ed è il numero uno negli Stati Uniti per foto visualizzabili, con oltre 60 milioni di immagini caricate ogni settimana. Nel nostro Paese il boom di registrazioni viene rilevato nel 2008, quando il social network viene reso disponibile in lingua italiana. Ad agosto si contano già oltre 1 milione e 300 mila visite, con un incremento del 961% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Il traffico sul social cresce talmente tanto che nel mese di marzo 2010 supera per una settimana il numero di visite del motore di ricerca Google negli Stati Uniti. In ragione dei risultati finanziari eccezionali e di un continuo incremento delle iscrizioni e delle visite, Mark decide di mettersi alla prova e sbarca a Wall Street il 18 maggio del 2012 con una delle offerte pubbliche di vendita più grosse della storia degli Stati Uniti. Zuckerberg si ritrova così a 27 anni con un patrimonio di diversi miliardi di dollari. Nello stesso anno l’ideatore di Facebook decide di acquisire Instagram, nel 2014 invece mette le mani su WhatsApp e riesce ad inglobare anche il produttore di visori per la realtà virtuale, Oculus. A questo punto Mark sceglie di integrare tutte le piattaforme del gruppo: Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger, che mettono insieme circa 2,8 miliardi di utenti. Su WhatsApp e Messenger vengono inviati oltre 100 miliardi di messaggi al giorno.

Meta Timeline

Gli ultimi anni sono stati i più complicati della storia di Facebook. Il social ha dovuto confrontarsi con diverse problematiche riguardanti la privacy e la sicurezza dei dati personali degli utenti. Uno degli scandali che ha fatto più scalpore è esploso nel marzo del 2018, quando un’inchiesta del “The Guardian” e del “The New York Times” ha fatto emergere che i dati personali di milioni di utenti (tra cui quelli di 200 mila italiani) erano stati ottenuti in modo illegale dall’azienda Cambridge Analytica. Facebook fu ritenuto corresponsabile e costretto a pagare due considerevoli sanzioni. Dopo l’accaduto l’azienda di Zuckerberg è dovuta correre ai ripari, lavorare per rendere più sicuro il social e offrire un servizio migliore agli utenti.

Di recente, il 29 ottobre 2021, Facebook (l’azienda, non il social network) ha cambiato nome in Meta. Un chiaro riferimento al metaverso, la nuova tecnologia in cui la presenza virtuale sarà equivalente a quella concreta e fisica, grazie a un dispositivo di realtà virtuale. Zuckerberg, dopotutto, ha sempre dichiarato di voler approdare in una nuova epoca digitale: “Siamo un’azienda che costruisce tecnologie per connettere le persone. Insieme possiamo finalmente mettere la gente al centro della nostra tecnologia. Ora come ora, il nostro brand è strettamente legato a un singolo prodotto, ma, col tempo, spero che saremo visti come un’azienda del metaverso”.

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