Hertz Cagliari è l’ora della verità. Ultime quattro partite per la salvezza diretta

Marco Allegretti. Foto Roberto Tronci

Hertz Cagliari Dinamo Academy: una squadra davvero difficile da comprendere fino in fondo. Perde con squadre teoricamente alla portata, poi va a vincere su campi impensabili, pare allergica al PalaPirastu, dove ha colto solo tre successi in tutto l’anno, mentre si trova meglio lontana dalle mura amiche (cinque vittorie). Un rebus, insomma, la squadra di coach Alessandro Iacozza, con un desiderio: la salvezza diretta. La zona retrocessione, al momento, è stata sensibilmente distanziata, ma non abbastanza per essere tranquilli (è lontana solo 4 punti), ma l’ideale sarebbe allontanarsi anche dalla quota playout, ora due punti più in basso. Mancano solo quattro partite alla fine della regular season, con due scontri diretti fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo. Il primo sarà con la Bakery Piacenza, penultima in classifica a quota 14 punti (due in meno rispetto alla Hertz), il secondo sul campo della Termoforgia Jesi, che divide la posizione proprio con Piacenza. Il finale della fase regolare, poi, prevede due impegni proibitivi: con la Fortitudo Bologna e sul parquet della XL Extralight Montegranaro, rispettivamente capolista e vice-capolista del girone Est della Serie A2. Se la Hertz vuole riservare qualche altra sorpresa negli ultimi due turni, ci sarebbe solo da esserne felici, ma è certo che gli scontri diretti, questa volta, non devono essere falliti.

Alessandro Iacozza

Purtroppo non è andata bene con l’Assigeco Piacenza, con la quale l’Academy ha perso per 77-80, dopo un match caratterizzato da rapidi capovolgimenti di fronte e concluso con una tripla di Murry a pochi secondi dalla sirena finale. Una settimana dopo, si è rifatta sul campo del G.S.A. Udine (di due ex della Dinamo Sassari: Mauro Pinton e Francesco Pellegrino) imponendosi per 70-68, recuperando da un -8 toccato nel corso del terzo quarto, mettendo per la prima volta il naso avanti in avvio di ultima frazione e chiudendo il match con Justin Johnson e Andrea Picarelli freddi dalla lunetta. Tornando al discorso precedente: l’Assigeco Piacenza viaggiava in classifica con quattro punti in più rispetto a Cagliari, mentre Udine con ben sedici in più, zone alte della classifica e piena quota playoff. Il bello del basket e dello sport in generale, spesso imprevedibile e, per questo, sempre terribilmente affascinante ed attraente. Nella partita con Udine coach Iacozza ha puntato su una “novità” sulla quale stava lavorando da tempo: proporre Marco Allegretti nel ruolo di ala piccola, viste le sue caratteristiche atipiche o forse “moderne” (per un lungo) e la propensione ad allontanarsi dal canestro. Inoltre, l’Academy ha potuto contare, dopo tanto tempo, su Ousmane Diop, lasciato a sua disposizione dalla Dinamo Sassari per questo importante e difficile finale di stagione. L’ultima sconfitta è arrivata, poi, con la Pompea Mantova, in una gara ben presto indirizzata sui binari degli ospiti.

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