Pesante sconfitta per la Hertz Cagliari Dinamo Academy sul campo degli Sharks Roseto, nella seconda giornata di andata della Serie A2 di basket. La squadra di coach Riccardo Paolini ha ceduto agli abruzzesi con il punteggio di 68-86.
Partenza piuttosto vivace per la Hertz, che, con Allegretti e Johnson, si portava subito sull’8-2. La risposta dei padroni di casa rosetani era pressoché immediata e a 6’ dalla prima sirena arrivava il sorpasso, sull’11-10. Un breve botta e risposta anticipava una mini fuga degli Sharks che, sospinti da Sherrod arrivavano fino al +7, 23-16, a 1’34” dalla fine della frazione. Chiudeva il quarto una tripla per parte (26-19), a firma di Johnson per Cagliari e di Rodriguez per Roseto.
Nel secondo periodo l’Academy appariva un po’ sulle gambe e scarsamente reattiva anche a livello mentale. Poco incisiva in difesa e molto “ferma” in attacco, con frettolosi tentativi dall’arco. Gli “squali” abruzzesi ne approfittavano e piazzavano un break da far tremare le gambe, raggiungendo un vantaggio di 21 lunghezze, sul 43-22, quando mancavano 3’36” all’intervallo. Miles si caricava sulle spalle la squadra rossoblù e la Hertz trovava la forza di rispondere e non sprofondare. Allegretti e Picarelli si univano ai compagni e l’Academy firmava, in chiusura di quarto, un parziale di 13-4 che riapriva completamente il match. Si andava negli spogliatoi sul 46-35 per Roseto.
Cagliari apriva il terzo periodo così come aveva chiuso il secondo, con un altro, spumeggiante, break di 14-3, che la portava ad un soffio dagli abruzzesi (48-50 a 5’38” dalla terza sirena). Dopo tre palle del pareggio o sorpasso non concretizzate, Miles infilava due liberi che valevano la parità, sul 50-50, a 2’41” dalla fine della frazione. La Hertz trovava ora grande difficoltà nell’andare a canestro, contro la difesa di Roseto molto chiusa, soprattutto sotto canestro. I padroni di casa terminavano il periodo con un minibreak di 5-0 e si andava agli ultimi 10’ sul 55-50 rosetano.
Nell’ultimo quarto Cagliari si spegneva, forse anche pagando lo sforzo del grande recupero. Roseto non si fermava e continuava a produrre gioco e canestri. A 3’57” dalla fine, toccava il massimo vantaggio del match, con un centro di Person, sull’80-57 e la gara era virtualmente chiusa.