Una brutta Dinamo Banco di Sardegna Sassari cede, di fronte ai propri tifosi, alla Betaland Capo d’Orlando 81:88

Foto Claudio Atzori

Una brutta Dinamo Banco di Sardegna Sassari cede, di fronte ai propri tifosi, alla Betaland Capo d’Orlando nella settima giornata di andata della Serie A di basket. La formazione allenata da coach Pasquini è stata sconfitta con il punteggio di 81-88, dopo una gara giocata di rincorsa, nella quale era piombata anche a -18. Periodo nero per il Banco, squadra, al momento, del tutto anonima.

I siciliani partivano con un parziale di 5-0, poi la Dinamo si affidava a Hatcher e Bamforth per tornare in scia. A metà frazione, una tripla del solito Hatcher riportava il punteggio in perfetta parità, sul 7-7 e dava il via ad un minibreak del Banco. Biancoblù che, per un paio di azioni, aumentavano la propria intensità difensiva e, a 4’24” dalla prima sirena, trovavano il massimo vantaggio, sull’11-7. Il match proseguiva con un punto a punto e un canestro del pressoché immarcabile Edwards, messo a segno a 3” dalla sirena, fissava il punteggio sul 19-18 per l’Orlandina al 10’.

In avvio di secondo periodo la Betaland doveva rinunciare ad Ihring per una “scavigliata”, ma premeva ugualmente sull’acceleratore, trainata da Edwards e Ikovlev. A 6’16” dall’intervallo il tabellone diceva 30-21 per i siciliani. Pierre e Bamforth suonavano la carica ai biancoblù e la Dinamo riusciva a limare lo svantaggio fino al 30-34, ma una tripla di Atsur sulla sirena dei 24” e poi tre liberi segnati da Alibegovic, e concessi molto ingenuamente da Hatcher, davano agli ospiti il primo vantaggio in doppia cifra, 40-30, a 3’11” dal 20’. Bamforth e Spissu non bastavano alla Dinamo per fermare la buona vena di Capo d’Orlando che, a pochi secondi dalla fine del periodo, infilava un gioco da tre punti con Ikovlev e ritoccava il massimo vantaggio (47-36). Si andava poi negli spogliatoi, dopo un canestro di Spissu sulla sirena, sul 38-47.

La terza frazione era, per la Dinamo, peggio di un film horror. I biancoblù non impensierivano in nessun modo i siciliani, che proseguivano la sagra di triple a fil di sirena, oltre ad avere in certe occasioni una via piuttosto libera per andare ad appoggiare comodamente a canestro. Negli ultimi 3’ del periodo, Edwards e compagni davano un ulteriore scossone al match, volando fino al +18, 71-53, a 1’ dalla sirena, prima che Bamforth realizzasse un canestro dai 6,75 per il 56-71 di fine quarto.

Negli ultimi 10’ la Dinamo provava a recuperare, ma era un “risveglio” tardivo. Complice un antisportivo fischiato ad Alibegovic, i biancoblù risalivano fino al 67-76 a 5’38” dalla fine, ma Capo d’Orlando li ricacciava prontamente indietro. A 1’24” dal termine il tabellone diceva 85-72 per gli ospiti e a niente valeva la rimonta in “losing effort” fino al l’81-86. Troppo tardi.

A fine gara coach Federico Pasquini ha rassegnato le dimissioni, non accettate dal presidente Sardara, a seguito di colloquio con la squadra.

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