A San Gavino e Alghero “L’Arte dei Giganti”, il nuovo progetto di Gavino Murgia

Un viaggio tra musica, archeologia e arte contemporanea per raccontare il patrimonio culturale della Sardegna con sonorità dal vivo e immagini multimediali

Gavino Murgia

Gavino Murgia

Un itinerario sonoro e visivo tra archeologia, arte e memoria collettiva. È questo il cuore de “L’Arte dei Giganti”, progetto ideato dal polistrumentista e compositore nuorese Gavino Murgia e prodotto da MedinSard. L’opera sarà presentata in anteprima venerdì 29 agosto all’Anfiteatro Comunale di San Gavino Monreale per SanG/Arena 2025 e domenica 31 agosto a Lo Quarter di Alghero nell’ambito di Alghero Estate. L’iniziativa è promossa dal CeDAC Sardegna, con il sostegno del MiC e della Regione Sardegna, del Comune e della Fondazione Alghero, oltre al contributo della Fondazione di Sardegna.

Sul palco, accanto a Gavino Murgia – impegnato con sassofoni, voce e flauti – ci saranno Marcello Peghin alle chitarre, Luciano Biondini alla fisarmonica, Peppe Frana a oud e saz e Jarrod Cagwin a batteria e percussioni. La musica dal vivo dialogherà con immagini proiettate su grandi led wall, in un intreccio che unirà reperti archeologici, sculture nuragiche e opere di artisti moderni come Maria Lai, Costantino Nivola, Francesco Ciusa, Salvatore Fancello e Pinuccio Sciola.

L’itinerario visivo e sonoro prende avvio dalla Venere di Macomer, simbolo del sacro femminile neolitico, per attraversare l’universo delle Dee Madri e dei pozzi sacri nuragici, luoghi in cui cielo e terra si incontrano attraverso l’acqua. Il racconto prosegue tra menhir e bronzetti, piccole sculture che rappresentano figure di guerrieri, sacerdotesse e animali, fino ad approdare alle ricerche dell’arte contemporanea isolana, che rielabora segni e simboli della tradizione.

Murgia descrive il progetto come un viaggio che intende restituire il “DNA artistico” della Sardegna, fatto di materiali, visioni e simboli trasformati nei secoli. La cronologia delle opere guida la trama musicale, che mescola sonorità ancestrali, jazz ed elettronica. “L’Arte dei Giganti” si configura così come un atto di omaggio ai maestri del passato e del presente, in cui il patrimonio culturale dell’isola diventa racconto universale.

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