Claudia Aru porta in scena le poesie di Sergio Atzeni a Mogoro

Domenica 28 settembre al teatro La Fabbrica delle Gazzose va in scena “Versus”, spettacolo che celebra il trentesimo anniversario della morte dello scrittore sardo. Musica e parole si intrecciano tra jazz, blues e poesia, raccontando l’identità e le radici della Sardegna

Claudia Aru con Simone Sassu

Claudia Aru con Simone Sassu

Al teatro La Fabbrica delle Gazzose di Mogoro prende il via la 22ª edizione della rassegna “Ultimo Teatro”, organizzata dal Teatro Tragodia. La prima serata, in programma domenica 28 settembre alle 19, sarà dedicata a “Versus”, spettacolo in cui la cantautrice Claudia Aru interpreta le poesie di Sergio Atzeni, accompagnata al pianoforte da Simone Sassu. Lo spettacolo è prodotto dall’associazione culturale Tempu Nou. I biglietti hanno un costo di 10 euro (ridotto 6 euro), con prenotazione obbligatoria al numero 389.1111327.

Lo spettacolo nasce in occasione del trentesimo anniversario della morte di Sergio Atzeni e viene realizzato in collaborazione con la casa editrice Il Maestrale. Tra musica e parole, verranno proposte alcune delle principali poesie dell’autore scomparso, tratte dalla raccolta “Versus”. La performance valorizza una dimensione meno nota della produzione artistica di Atzeni, in cui jazz e blues, generi a lui cari, diventano strumenti per dare voce alla sua poesia.

Attraverso le composizioni di Atzeni, Claudia Aru porta sul palco temi legati all’identità e alle radici della Sardegna, trasformando le poesie in un’esperienza di memoria e suono. L’opera riflette anche il doppio significato del titolo “Versus”: in sardo campidanese, “versi” ma anche “contro”, richiamando sia il legame con la propria terra, definita dall’autore come “l’isola che credevo (forse non a torto) necessaria alla mia sopravvivenza”, sia l’afflato esistenziale che ha caratterizzato tutta la sua produzione letteraria, politica e poetica.

Sergio Atzeni, definito dallo stesso scrittore come “sardo, randagio, anarchico”, ha lasciato un patrimonio di testi poetici e narrativi che continuano a essere riletti e reinterpretati. Come osserva Giancarlo Porcu, il titolo “Versus” risulta adatto a una raccolta postuma di testi poetici, condensando in sé la forza del legame con la cultura sarda e la ricerca di senso della sua opera.

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