Esce “Instastory”, il nuovo singolo del cantautore Eugenio Ripepi. Il brano è una presa in giro del nuovo modo di comunicare in tutta velocità, con una schiacciante tendenza alla quantità più che alla qualità. Il predominio di Internet ha abbassato considerevolmente la soglia di attenzione media, con i contributi richiesti ai produttori di contenuti che non superano i 15 secondi: le storie di Instagram sono spesso una documentazione compulsiva del quotidiano abbellito.
“Instastory” è anche una sottile critica alla mancanza di contenuti di certe nuove tendenze musicali, come ad esempio la trap, che l’artista trova inefficace e privo di valore poetico, “ma imbevuto di un’isteria da gossip, sessista, ossessiva sulle griffe, figlia di ambienti saturi di liquidità e poveri di stimoli”. Il videoclip ufficiale che accompagna il brano è stato realizzato con la regia dello stesso Eugenio Ripepi e mostra la parodia di un trap boy (interpretato dal cantante FAB, qui in veste di attore) che produce il suo brano e cerca di atteggiarsi “per stare nel giro” e un giornalista che scrive una recensione dopo aver ricevuto una mazzetta, il tutto alternato alle scene di Ripepi che suona il brano accompagnato dalla sua band e impreziosito dalle coreografie degli Urban Theory.
Eugenio Ripepi è un attore, regista, scrittore e cantautore. Ha pubblicato l’album musicale “La buccia del buio” (CNI), prodotto da Milo Durante; dell’album ha scritto testi e musiche e curato la produzione artistica, affidando la sezione ritmica del disco a Ellade Bandini, Marco Fadda, Luca Scansani. I singoli in rotazione su Isoradio Rai, network nazionali e radio private, si sono posizionati tra i primi 25 della Classifica Nazionale Indipendenti.
Ha pubblicato il 45 giri “Canzone Sociale”, curando testi e musiche, con “Operaio alla catena di montaggio”, e interpretando il videoclip “Thyssen”, tratto dal 45 giri, terzo dopo i due videoclip “La luce scalza” e “Scarpe di colla”. Ha girato altri undici videoclip di altrettanti suoi brani: “Latte di Aprile”, “Un ritratto di foglia e di paglia”, “Come l’acqua ad un’aiuola”, “Ci sarà”, “Roccia”, “Il mio mare”, “Specchi negli specchi”, “Un contatto”, “Nicole” e “Acrobatiche sere”, “Tra trent’anni”, che fanno parte dell’ultimo album “Roma non si rade” (Music Fc).
Ha inoltre pubblicato i libri: “Giallo Arma di Taggia-Taggia’s Weapon”, Frilli Editore, “Teatro-Canzone, Storia, Artisti, Percorsi”, Editrice Zona, prefato da Eugenio Buonaccorsi; “La Canzone Teatrale di Piero Ciampi”, Edizioni Zem; “La drammaturgia musicale-teatrale di Gian Piero Alloisio” in “Teatro e teatralità a Genova e in Liguria”, (AA.VV. a cura di Federica Natta), Edizioni di Pagina; “Il carnet del carnefice”, prefato da Vittorio Coletti, Atene Edizioni, componimenti poetici in rima; “Eredi del punto su tele di carne”, Ennepilibri, con uno scritto di prefazione di Giuseppe Conte, componimenti poetici in rima; “La luce scalza”, componimenti poetici in rima, prefato da Mario Stefani. Ha diretto la rivista culturale “Artwhere”, in edicola per l’Eco della Riviera. Ha scritto per la rivista web Bravonline.
È stato insignito del Premio Città di Imperia San Leonardo come Cittadino Emerito, del Premio Anassilaos per la poesia di Reggio Calabria accanto a importanti personalità del mondo culturale internazionale, del Premio per la Cultura e lo Spettacolo nell’ambito del decennale della testata Sanremo News da Pepi Morgia con la motivazione “Personaggio che ha segnato negli ultimi dieci anni la storia della Riviera Ligure”, della menzione speciale al concorso letterario InediTO nella sezione Testo-Canzone, del Premio Speciale Città di Reggio Calabria Rhegium Julii, e di numerosi altri riconoscimenti nel campo della cultura, dello spettacolo e dello sport. Si è esibito al MEI a Casa Sanremo. È stato invitato a partecipare al Premio Tenco e al Premio Bindi. I suoi videoclip sono in rotazione oltre Italia nelle reti televisive e nei siti web del Kurdistan.