La cultura popolare e la musica saranno protagoniste domenica 21 dicembre alle ore 18, quando l’Auditorium comunale di Ovodda ospiterà “La Notte delle tradizioni – Folk e cultura d’inverno”, un evento che intreccia suoni, parole e gesti per raccontare le usanze del paese e della Sardegna. La serata rappresenta un’occasione di incontro tra linguaggi artistici diversi, accomunati dal desiderio di mantenere viva la memoria collettiva.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Comune di Ovodda, guidato dalla sindaca Ilenia Vacca, e le associazioni locali, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia e della Pro Loco di Ovodda. Al lavoro organizzativo delle realtà associative si affianca la direzione artistica di Pierpaolo Vacca, ideatore del festival Sonala e organettista noto per le sue collaborazioni musicali e teatrali, e la regia di Ambra Pintore, musicista e conduttrice televisiva che guiderà il pubblico in un percorso tra musica, danza e poesia.
Sul palco si alterneranno interpreti rappresentativi della tradizione e della sperimentazione artistica: la poetessa e scrittrice Anna Cristina Serra, il tenore Jorghi Matteoli, il gruppo folk Oleri, il gruppo di ballo Sotziu de ballu Orohole, il coro Zente Sarda, i cantautori Fabio Sedda e Gianni Garrucciu, Enrico Frongia, Federico Marras Perantoni, oltre agli stessi Pierpaolo Vacca e Ambra Pintore.
Come spiega Pierpaolo Vacca, lo spettacolo attraversa diversi linguaggi espressivi partendo da Ovodda con il canto a tenore, il coro polifonico e i gruppi folk, per poi toccare il cantautorato contemporaneo: dai testi in ovoddese di Fabio Sedda e Gianni Garrucciu al repertorio del sassarese Federico Marras Perantoni, che canta in turritano, fino a Enrico Frongia, cantautore desulese impegnato nella valorizzazione della poesia barbaricina. Gli interventi di Ambra Pintore e della poetessa Anna Cristina Serra arricchiranno il racconto con momenti di riflessione e creatività.
Al termine dello spettacolo, il pubblico potrà prendere parte a una degustazione di prodotti tipici al Centro di aggregazione sociale, accompagnata dai canti del coro Zente Sarda e dai balli tradizionali, per chiudere la serata nel segno della convivialità e della cultura condivisa.
































