Jazz in Sardegna – European Jazz Expo torna al Teatro Massimo di Cagliari dal 20 al 23 novembre, confermandosi uno dei principali appuntamenti internazionali dedicati al jazz e alle sue molteplici espressioni. La 45ª edizione del festival propone un cartellone di quattordici concerti e un fitto programma di incontri e momenti di approfondimento che raccontano il linguaggio del jazz come arte in dialogo costante con il mondo.
Giovedì 20 novembre l’apertura sarà affidata al pianista cubano Alfredo Rodríguez e al suo trio. Nato a L’Avana, cresciuto sotto l’egida di Quincy Jones, Rodríguez ha portato nel jazz la vitalità e la ricchezza ritmica della musica caraibica, con composizioni come “Better City, Better Life”, colonna sonora dell’Expo di Shanghai 2010. In serata, il palcoscenico del Massimo accoglierà Bilal, artista originario di Philadelphia e vincitore di un Grammy Award, portavoce di un sound che fonde soul, jazz e hip hop. Le collaborazioni con nomi come Erykah Badu, Jay-Z e Beyoncé testimoniano un percorso in costante mutamento, capace di unire energia e ricerca sonora.
La giornata di venerdì 21 novembre si aprirà con un appuntamento firmato Giovanni Bietti, pianista e musicologo tra i più noti divulgatori italiani. La sua lezione-concerto “Nutcracker Suite Remix” proporrà una rivisitazione della celebre “Suite dello Schiaccianoci” di Čajkovskij attraverso lo sguardo di Duke Ellington, esplorando la dimensione multiculturale del capolavoro. Seguirà Alina Bzhezhinska con l’ensemble HipHarpCollective: l’arpista ucraina naturalizzata britannica presenterà “Echoes of Greatness”, progetto che rinnova la tradizione di Alice Coltrane e Dorothy Ashby, mescolando elettronica e improvvisazione.
Tra le giovani promesse italiane, sarà la volta di Luca Barrile con il progetto “Perspective”, quintetto che nel 2024 ha ricevuto la menzione speciale del Premio Isio Saba per la freschezza delle composizioni e la solidità del dialogo tra i musicisti. In chiusura di serata, salirà sul palco Jazzmeia Horn, tre volte candidata ai Grammy Awards, riconosciuta come una delle voci più rappresentative della nuova generazione del jazz vocale statunitense. Il suo repertorio unisce il rispetto per la tradizione alla libertà d’espressione del presente.
Sabato 22 novembre il festival aprirà la giornata con un laboratorio dedicato ai più piccoli: “Il jazz con gli occhi di un bambino” vedrà protagoniste le famiglie del percorso contattosonoro insieme a Ava Alami e Vittorio Esposito, duo vincitore del Premio Isio Saba 2024. Nel pomeriggio tornerà Giovanni Bietti con “Bartók, lo sguardo in avanti”, lezione concerto che esplora la visione universale del compositore ungherese Béla Bartók.
In serata, il palco ospiterà tre momenti centrali del festival. Il primo con Courtney Pine, icona del jazz britannico e artefice di “House of Legends”, un viaggio nei ritmi caraibici – dal Calypso al Merengue – filtrati attraverso il suo celebre sassofono. Seguirà Sandra Bautista, cantautrice catalana e vincitrice del Premio Andrea Parodi 2024, protagonista di un concerto in cui poesia e sonorità latino-mediterranee si incontrano nella forma della canzone d’autore. A chiudere la lunga giornata sarà Jerome Jennings con la sua band iLL Philosophy, progetto che intreccia jazz, hip hop e blues e che segna la prima esibizione italiana del batterista newyorchese, già collaboratore di Dee Dee Bridgewater e Sonny Rollins.

L’ultima giornata, domenica 23 novembre, si aprirà con il progetto “Under 29 but me” della pianista Rita Marcotulli, che presenterà un ensemble multigenerazionale nato dal dialogo con la figlia e compositrice Elettra Minieri. Sul palco anche la cantante Ava Alami e il trombettista Luca Aquino, in un concerto che intreccia jazz, sperimentazione e nuove scritture.
La serata proseguirà con Endea Owens & The Cookout: contrabbassista di Detroit, vincitrice di Emmy, Grammy e Peabody Award, Owens porterà a Cagliari un progetto ricco di energia gospel e neo-soul, ispirato anche al suo impegno sociale con la Community Cookout, realtà che promuove la solidarietà attraverso la musica.
Spazio poi alla creatività italiana con Candy Cane Snail, il duo composto da Ava Alami e Vittorio Esposito, che incarna una visione del jazz come terreno d’incontro tra elettronica, cantautorato e suggestioni persiane. La chiusura sarà affidata a una vera leggenda del sax contralto: Gary Bartz e il suo NTU Troop. Due volte vincitore del Grammy Award, recentemente insignito del titolo di NEA Jazz Master, Bartz concluderà l’edizione 2025 celebrando una carriera che attraversa sessant’anni di storia del jazz mondiale, da Miles Davis a McCoy Tyner.
































