Torna a Cagliari la “Misa Criolla” di Ariel Ramirez. Sarà la suggestiva Chiesa di S. Eusebio in via Quintino Sella ad ospitare l’attesa replica musicale che si terrà domenica 12 giugno 2022 alle 20:30.
La celebre opera saluta la città sarda per la seconda volta dopo il grande successo riscosso il 9 aprile, in occasione del suo debutto. Nella tappa primaverile, per via delle restrizioni anti Covid-19 in vigore, parte del pubblico non ha potuto assistere all’evento. Questa replica vuole dunque abbracciare tutti gli assenti alla prima data, tenutasi nella chiesa di Sant’Eulalia.
L’esibizione è organizzata dal Coro Collegium Karalitanum che presenta l’opera musicale e lirica di Ramirez per soli, coro e strumenti andini. Composta nel 1964, la sua prima versione è stata pubblicata su disco nel 1965, anno in cui ha vinto molti dischi d’oro e di platino. Nello stesso anno è stata riconosciuta dal Vaticano, sotto il pontificato di Paolo VI, come opera dal significato universale.
Durante la serata a S. Eusebio i protagonisti d’eccezione saranno il Coro Collegium Karalitanum e il Gruppo Machapu. La direzione musicale sarà quella del maestro Giorgio Sanna.
L’opera conserva uno stile caratteristico e mantiene al suo interno il fervore religioso in unione all’elemento folklorico. Il kyrie di apertura è nel ritmo della musica del nord dell’Argentina e trasmette il senso di solitudine che si vive nell’altipiano deserto. L’opera prosegue con il carnavalito, il ritmo del Gloria che evoca un senso di gioia condivisa. Le due sezioni del Gloria sono separate da un recitativo (Yaravì) che rende la cadenza del carnavalito più brillante. La chacerera trunca, un tema popolare dell’Argentina centrale, è la base del Credo e il suo ritmo ossessivo accentua la professione di fede. La sezione si conclude con le parole finali della preghiera che riaffermano il trionfo della vita eterna. Nel Santus invece è presente uno dei ritmi più belli ed insoliti della Bolivia: il carnaval de cochahamba. L’Agnus Dei è scritto nel tipico stile della pampa (estilo pampeano). Come nel kyrie si crea un’atmosfera di solitudine e distanza: un semplice recitativo esprime l’attesa universale della pace.
L’ingresso al concerto è libero fino all’esaurimento dei posti previsti dalla Chiesa. Si attueranno le disposizioni anti Covid-19 nel rispetto della normativa in vigore alla data del concerto.