Il 2 marzo, a Londra, è stata la serata di Raye: ha fatto storia ai Brit Awards, vincendo sei dei sette premi per cui era stata nominata, superando il record di quattro vittorie in una singola cerimonia di Blur, Adele e Harry Styles.
Non solo, è anche la prima donna a vincere il premio “Songwriter of the year”.
Già dallo scorso gennaio Raye aveva infranto il record per il maggior numero di nomination ottenute da un singolo artista in un anno, avendo ottenuto sette nomination.
La cerimonia dei Brit Awards è stata inequivocabilmente la serata di questa ventiseienne laureata alla Brit School del sud di Londra. Dopo essere stata annunciata vincitrice del premio “Songwriter of the year” Raye ha poi vinto altri cinque premi portando il suo totale a sei.
Le sue vittorie per “Mastercard Album of the Year”, “Best New Artist”, “Artist of the Year”, “Song of the Year with Mastercard” – con Escapism – e “R&B Act” mettono Raye al vertice della classifica dei BRITs per il maggior numero di vittorie in una sola notte, superando il precedente record di quattro, detenuto da Harry Styles (2023), Adele (2016) e Blur (1995).
Raye, visibilmente emozionata, ha così commentato: “L’artista che ero tre anni fa non crederebbe di essere al comando, sono io il mio capo”. Dall’8 marzo sarà disponibile in tutte le radio il singolo “Worth It”.
Tra i talenti musicali più straordinari e influenti del Regno Unito Raye, con oltre 3 miliardi di streaming complessivi, più di 411 milioni di visualizzazioni su YouTube e superando i 34 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, prima di raggiungere questi numeri da capogiro, era conosciuta come autrice di brani incisi da star come Charli XCX, Rita Ora, Jax Jones, le Little Mix, John Legend, Ellie Goulding, David Guetta e Beyoncé, diventando così in breve tempo una delle penne più ricercate dalle star mondiali.
Sotto contratto con la casa discografica di allora, la Polydor, nel 2021 decide di affidare ai social, più precisamente attraverso un tweet, la sua sofferenza e il suo disagio verso l’industria musicale dichiarando: “Sono in un contratto discografico da 4 album dal 2014!!! E non mi è stato permesso di pubblicarne nemmeno uno. Tutto ciò che mi interessa è la musica. Sono stanca di essere sottovalutata e sto male per questo, non è solo un affare, è così personale”.
Solo due anni dopo la condivisione di quel tweet Raye si è trovata in cima alle classifiche mondiali con numeri sbalorditivi: “My 21st Century Blues” ha totalizzato oltre 1,18 miliardi di streaming e la hit “Escapism” (feat. 070 Shake), nominata ai Brit, è diventato disco di platino in oltre dodici Paesi.
I 13 brani – in equilibrio tra house, pop, blues e dancehall – che compongono “My 21st Century Blues” sono un vero e proprio atto trionfante di indipendenza e ci raccontano in maniera straordinaria una parte della sua vita: dagli abusi sessuali, alla dismorfofobia corporea, dal tema delle dipendenze fino alle sue tormentate esperienze nell’industria musicale.
“Creare questa musica mi ha dato la forza di affrontare i miei demoni. Ho contattato molte di queste persone e ho detto ‘hai fatto questo e hai fatto quello, ti ricordi? Mi devi delle scuse e non potrai mai più trattare un’altra donna in quel modo’. Nell’album non farò nomi, ma racconterò queste storie. Lo dirò esplicitamente, senza mezzi termini”.
Raye sarà per la prima volta in concerto in Italia il 14 luglio in occasione dell’edizione 2024 di Umbria Jazz, per una data che è esclusiva nazionale.