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Oh Mio Dio! Gesù è tornato

di Diego Bono
18 Maggio 2018
in Cinema & Serie TV
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Mussolini, Hitler, ultimamente, nel cinema, “ritornano” tutti, ma se a camminare nuovamente sulla nostra terra fosse finalmente una figura positiva? Se nei giorni nostri ricomparisse l’incarnazione dell’amore fraterno e della bontà, il “figlio di Dio” in persona, cosa accadrebbe?
Giorgio Amato (“Circuito Chiuso”, “The Stalker”, “Il ministro”), regista milanese classe 1969, ma “adottato” dalla città di Porto Torres sin da tenera età, risponde all’annosa questione firmando la sua ultima opera cinematografica: “Oh Mio Dio!”, pellicola autoriale e indipendente che mostra le implicazioni sociali e mediatiche di una probabile riapparizione di Gesù Cristo tra i viventi.

Il film, girato interamente a Roma e che mescola sapientemente narrazione cinematografia classica a cronaca documentaristica, seppur coadiuvato da inevitabili siparietti comici, si allontana dal senso di pura comicità dei colleghi “risorti”, puntando invece sulla riflessione e considerazione realistica di un fatto tanto sbalorditivo; Gesù non è quindi un divertente personaggio confuso dalla modernità, ma un uomo complesso e profondo, il cui obiettivo è rimasto invariato da 2000 anni: diffondere un messaggio di fratellanza e speranza a chi ne ha più bisogno.

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Sebbene il personaggio di Amato si palesi nei gesti come il biblico figlio di Dio di rosso vestito, camminando sulle acque del Tevere e moltiplicando i pesci di un povero pescatore napoletano, Carlo Caprioli (attore interprete di Gesù) ci mostra una figura più umana che divina (quasi sempre, nel film, il nazareno si pone come “il figlio dell’uomo”), dai pensieri terreni e dalle critiche verso chiesa, società e politica, e venendo a patti con le materie cardine del nostro tempo come aborto, giornalismo, medicina, tossicodipendenza, immigrazione e persino il web e il mondo digitale.

Saranno i suoi concetti e non i miracoli che permetteranno al “salvatore” di circondarsi di dodici attenti seguaci, di una Maria Maddalena (Giulia Gualano) contemporanea e attuale intenta ad affrontare una difficile decisione etica e di una madre amorevole e comprensiva (Anna Maria De Luca nei panni di Maria), in una storia che si ripete per una seconda volta.

 

 

Ciao Giorgio, una domanda che sorge spontanea: come nasce l’idea per questo film?
L’idea nasce durante l’esame di sociologia delle religioni, quando mi sono imbattuto sul tema della “Parusia”, che nel catechismo viene completamente bypassata, ma invece è ben presente nei vangeli. Il ritorno di Gesù è annunciato ed è presente anche nella liturgia cattolica: ad esempio nel “Credo” c’è il passaggio “di nuovo verrà nella gloria.”
E se dovesse di nuovo venire nella gloria, chi lo prenderebbe sul serio? É da lì che ho cercato di costruire tutto quanto.

Qual è la tematica principale?
Quello che cerco di proporre è il tema dell’indifferenza: che senso ha parlare di una società che si definisce cattolica, cristiana, ed è poi indifferente nei confronti degli altri? Ognuno, poi, può portare a casa la riflessione che preferisce.

Pensi che il popolo italiano, dalla forte cultura religiosa, sia pronto a questa rappresentazione di Gesù?
In realtà la difficoltà del film sta proprio in questo. Esiste la preoccupazione nel cattolico che sia un film irriverente e nel non cattolico che sia un film religioso, e questo rende la comunicazione su questo film molto difficile. In realtà, vinta la diffidenza iniziale, gli spettatori, sia i credenti che i non religiosi, sono entusiasti. Non volevo fare un film pesante, ho spogliato la figura di Gesù da qualsiasi costruzione teologica e l’ho riportata alla sua essenza e alla sua purezza.

È stato difficile per un portotorrese evadere dalla Sardegna ed affacciarsi al cinema “italiano”, dato che, spesso i registi sardi, per forza di cose, sono molto radicati alla Sardegna?
Ammiro tantissimo i registi sardi, perché io, pur vivendo a Roma, ho già tante difficoltà a muovermi nel mondo del cinema, non ho idea come possano loro scardinare ed entrare in un sistema piuttosto chiuso. In questo mio ultimo lavoro aveva senso che il ritorno di Gesù avvenisse a Roma, ma spero comunque di poter presto girare un film in Sardegna!

 

Giorgio Amato
Tags: cinemafilmGesùGiorgio AmatoPorto TorresRoma
Diego Bono

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  • 🎶 Pochi generi musicali hanno rappresentato così bene un’epoca come il Concerto Grosso, nato tra XVII e XVIII secolo e fondato sul dialogo tra solisti e orchestra. Ma la sua storia non si è esaurita con il Barocco: nei secoli successivi ha conosciuto sorprendenti rinascite, contaminazioni e reinvenzioni, arrivando persino a intrecciarsi con il rock. 
🎭 È proprio a questa straordinaria vitalità che la Cooperativa @teatroeomusica dedica la nuova edizione dei Salotti culturali del Teatro Verdi di Sassari. Quattro appuntamenti, dal 9 ottobre al 5 novembre, porteranno sul palco capolavori di Corelli, Stradella, Bach, Händel, fino alle riletture di Bloch, Bacalov e Schnittke, mostrando come un genere nato più di tre secoli fa riesca ancora a parlare al presente. 
Ogni concerto sarà introdotto da autorevoli voci della critica musicale – Andrea Ivaldi, Antonio Ligios, Maurizio Salvi e Sandro Cappelletto – che guideranno il pubblico nell’ascolto, insieme alla Teatro Verdi Chamber Orchestra e agli ospiti solisti. 🎻 
📰 Scopri di più sulla rassegna, tutti i dettagli sono nell’articolo completo su SHmag.it
  • 🦉🌙 Tra rapace notturno e strega, “Sa Stria” attraversa i secoli della tradizione sarda con un profilo ambiguo: presagi, cure popolari, paure collettive e un lessico di gesti codificati nel tempo. 
👁️‍🗨️ Le prime tracce affiorano già in età romana; nell’isola, la creatura entra nella cronaca orale: un verso acuto come avvertimento, lo sputo rituale per scongiurare la sventura, l’ombra sui tetti dei villaggi di pietra. 
🧵☕️ Attorno a lei ruotano diagnosi e protezioni: la “Sa Striadura”, il filo da imbastire che confronta apertura delle braccia e statura, le piume ridotte in cenere mescolate al caffè, il fumo che accenna una croce sul malato all’ultimo quarto di luna. 🌘 
🌸 Tra Gallura e Sassarese, la leggenda converge sulla donna-strega: unguenti di peonia, trance, metamorfosi, voli notturni che traducono l’inspiegabile in rito e linguaggio condiviso, tra brebus e antiche paure del malocchio. 🧿 
Un mosaico di mistero e memoria, dove la comunità tenta di ordinare l’ignoto con narrazioni, simboli e piccoli gesti apotropaici. Ce ne parla Chiara Medinas: l’articolo completo continua sul nostro sito web SHmag.it 👆🏻
  • 🌊 La Gallura torna protagonista mondiale del nuoto in acque libere! Per la terza volta consecutiva, Golfo Aranci ospita la Coppa del Mondo, organizzata da Acquatic Team Freedom in collaborazione con FIN Sardegna. Atleti da tutto il mondo sfideranno resistenza e tecnica in gare di 10 km, staffette e knockout, con paesaggi naturali mozzafiato e la fauna marina ad accompagnarli. 🏊‍♂️✨ 
📺 L’evento sarà trasmesso in diretta Rai, un’occasione unica per vivere da vicino lo spettacolo delle acque libere e scoprire la forza di uno sport che unisce l’agonismo alla promozione del territorio sardo. 
Scopri tutti i dettagli e le storie dietro questa grande manifestazione sul nostro sito ➡️ SHmag.it
  • 🏺🌿 Al MAP di Perfugas la conoscenza prende forma attraverso la sperimentazione. Il Museo Archeologico e Paleobotanico, gestito dalla cooperativa di servizi didattici Sa Rundine, è un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio dell’Anglona e della Sardegna. Qui storia e natura si incontrano in un percorso che abbraccia milioni di anni: dalla foresta pietrificata risalente a 18 milioni di anni fa ai reperti archeologici che raccontano la vita dell’uomo dal Paleolitico al Medioevo. 
👩‍🏫👨‍🎓 Cuore pulsante del museo è l’attività didattica rivolta alle scuole. Un ricco calendario di laboratori trasforma gli studenti in protagonisti: dallo scavo simulato alle tecniche paleolitiche, dalla manipolazione dell’argilla alla tessitura, fino alla gamification con Escape MAP e giochi interattivi. Ogni esperienza diventa così un ponte tra passato e presente, capace di unire studio e divertimento. 
📸 Oltre alle esposizioni permanenti, il @map_perfugas ospita due mostre fotografiche: “La Sardegna oltre al mare” di @aless_arda e @fabrizio_bibi_pinna, e “Preziose Architetture del Paesaggio a bassissima entropia” di Giovanni Andrea Paggiolu. Racconti visivi che arricchiscono lo sguardo sul territorio e i suoi paesaggi. 
Un museo che non si limita a custodire la memoria, ma la rende viva e condivisa. 👉🏻 L’articolo completo su SHmag.it approfondisce tutte le attività e i progetti in corso.
  • 🌍 Nel cuore di Bari Sardo c’è un luogo dove arte, memoria e comunità si incontrano: il MAB – Centro d’Arte Contemporanea, nato nel 2024 e già punto di riferimento in Ogliastra. Qui la ricerca dialoga con il territorio, tra pratiche partecipative, linguaggi digitali e una rete di relazioni che unisce locale e globale. 
🖼 Dopo un anno di mostre e incontri – dalla fiber art di “Intricato” alla retrospettiva “Michele Mulas. Ritorno a Gardalis”, passando per “CIBARTI” e “Orizzonti – Impressioni dall’isola” – il @mabcentroarte presenta “Archeologia del presente – Corpo, materia, memoria”. Un percorso collettivo che intreccia scultura, pittura, fotografia e digitale per sondare i segni arcaici che abitano il contemporaneo: ferro, pietra, legno e cenere diventano tracce vive, mentre il digitale trasforma l’eredità in visione. 
🗣️ «La cultura è un mezzo di sviluppo delle comunità» afferma la direttrice artistica Nicoletta Zonchello, «vogliamo un luogo vivo, in cui arte e territorio si trasformano reciprocamente». 
📅 Inaugurazione: sabato 4 ottobre, ore 18:30. Visitabile dal martedì alla domenica, h 18–20. 
Scopri di più e leggi l’articolo completo su SHmag.it
  • 🏊‍♂️🚴‍♂️🏃‍♂️ 21 giorni, 21 Ironman consecutivi.  È la sfida che ha visto protagonista Gabriele Catta, 23 anni, atleta e studente universitario di Cagliari. Un’impresa di resistenza estrema che ha unito sport e solidarietà: ogni metro percorso è stato dedicato a chi affronta difficoltà silenziose, sostenendo ABOS e ADMISS. 💙  Numeri impressionanti raccontano il viaggio: quasi 80 km a nuoto, 3.780 km in bici e 886 km di corsa. Ma più dei dati restano le emozioni, gli abbracci e l’energia di chi ha seguito passo dopo passo questa avventura. Una storia di forza, condivisione e speranza da non perdere.  L’articolo completo con l’impresa di @gabriele_catta_01 è su SHmag.it.
  • 🎶 Claudio Baglioni arriva in Sardegna con due attese tappe del suo “GrandTour La vita è adesso”: il 4 agosto 2026 all’anfiteatro Ivan Graziani di Alghero e il 5 agosto al Musica Arena di Cagliari. Un viaggio musicale che celebra i 40 anni dell’album “La vita è adesso, il sogno è sempre”, il disco più venduto di sempre in Italia. 
🎤 Sul palco, Baglioni eseguirà l’album nella sua interezza insieme ai brani che hanno segnato oltre sessant’anni di carriera, accompagnato da un ensemble di 20 musicisti e coristi. Prevendite su TicketOne a partire da domani. 
👉 Scopri tutti i dettagli nell’articolo completo su SHmag.it
  • 🌊🍅 Dalla cucina del nonno alle launeddas, Eleonora Guiso, conosciuta come Elugu, porta la Sardegna più autentica sui social. Con il suo sguardo curioso, trasforma suoni, tradizioni e leggende in contenuti digitali capaci di emozionare milioni di persone. Dai pomodori secchi preparati con il nonno ai festeggiamenti di Sant’Efisio, ogni video è un viaggio tra gesti quotidiani e racconti senza tempo.  🎧 La giovane content creator sperimenta anche format innovativi come l’ASMR, che ha raggiunto oltre 3,5 milioni di visualizzazioni, facendo vivere l’isola attraverso rumori e sensazioni uniche, senza bisogno di parole.  Tra conversazioni spontanee, libri e interviste, Eleonora riesce a svelare angoli nascosti e dettagli autentici della Sardegna, creando un racconto che unisce tradizione e digitale. E i progetti non finiscono qui: nuovi viaggi e approfondimenti sulle culture locali sono già in programma. ✈️🌏  📰 L’articolo completo di @medinolasss su SHmag.it racconta il mondo creativo di @elugu_ e il suo modo unico di far vivere l’isola attraverso video, suoni e storie.
  • 🎲✨ Ogni generazione ha i suoi giochi del cuore: dalle biglie colorate degli anni ’60 ai Paciocchini profumati, dai ciucci e Tamagotchi degli anni ’90 ai Pokémon che hanno conquistato il mondo. 
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