Il progetto “Limba de vida” ritorna a Ossi per la seconda annualità, con l’obiettivo di rafforzare la promozione della lingua sarda e della cultura locale. Iniziativa curata dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari, il progetto coinvolgerà sei comuni del nord Sardegna, con Ossi come Comune capofila, e prevede una serie di attività culturali destinate a tutte le fasce di età.
Le operatrici dello sportello linguistico, che avrà una durata complessiva di 780 ore, saranno Francesca Sini, che si occuperà di Ossi, Laerru, Martis, Ploaghe e Usini, e Anna Laura Pirisi per il Comune di Uri. Le attività previste includono corsi di formazione linguistica, laboratori di riciclo creativo per i bambini, e iniziative di animazione per adulti e bambini, in collaborazione con biblioteche, scuole e associazioni culturali del territorio.
Un elemento centrale del progetto è la seconda edizione del Premio di poesia dedicato a Michele Pinna, intellettuale sardo, noto per il suo impegno nella valorizzazione della lingua e della cultura sarda. Il premio vuole celebrare la sua memoria e continuare a diffondere il suo lavoro, che ha rappresentato un punto di riferimento per la Sardegna.
In aggiunta alle attività di formazione e animazione, il progetto prevede anche uno sportello di consulenza linguistica, aperto al pubblico, che offrirà supporto per la traduzione di materiali personali in sardo. Saranno inoltre fornite consulenze per gli enti locali riguardo la traduzione di documenti e articoli in lingua sarda, con l’intento di dare maggiore visibilità e promuovere il territorio attraverso la lingua.
Tutte le attività saranno documentate sulla pagina Facebook “Limba de vida” e sui siti istituzionali dei comuni coinvolti. Per informazioni, è possibile contattare le operatrici via email all’indirizzo [email protected].
Il progetto, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna attraverso i fondi della Legge 482/99 e della Legge Regionale 22/18, si conferma come un’importante iniziativa di promozione linguistica e culturale, contribuendo al dialogo intergenerazionale e al rafforzamento dell’identità sarda.
