Ultima giornata di regular season e accoppiamenti playoff ancora tutti da decidere. Si gioca su tutti i campi in contemporanea, la Dinamo Banco di Sardegna arriva al PalaDesio da quarta della classe dopo la vittoria con Brindisi e trova davanti a sé la Pallacanestro Cantù di coach Piero Bucchi, già condannata alla retrocessione in A2 e senza l’ex Jaime Smith, out per infortunio. Coach Edoardo Casalone deve fare a meno di Jason Burnell, a riposo precauzionale in vista della post season, e promuove in quintetto Kaspar Treier.
È proprio Treier ad aprire la sfida, l’estone firma i primi quattro punti biancoblù, Gaines e Procida però bombardano dall’arco e portano avanti Cantù, 12-8 dopo 4’. Radic commette il secondo fallo e prende un tecnico per proteste, Spissu a segno dalla lunetta, fa 0/2 invece Bilan, i padroni di casa continuano a far male dai 6.75 (6/7), Banco a -7 a metà frazione. Casalone ruota i suoi uomini e ha subito risposte positive da Kruslin e Happ che ridanno fiato, 22-20 al 7’. Ritmi alti e poca lucidità nelle scelte, la Dinamo si tiene a contatto grazie ai liberi nonostante le basse percentuali (6/11), dopo 10’ è 25-22.
Cantù è più determinata e in meno tre minuti firma un parziale di 11-6, sul -8 al 13’ Casalone chiama timeout per rimettere ordine. La Dinamo risponde presente spinta da Treier, migliore tra i sassaresi fino a questo momento, e costruisce un importante parziale di 7-0 (36-35). Sorpassi e contro sorpassi, i due attacchi duellano, le triple fanno volare gli uomini di Bucchi (sarà 13/19 al 20’), Leunen allontana il Banco a -10. Il timeout di Casalone sortisce pochi effetti, ai biancoblù servono i liberi (15/21) e una magia di Miro Bilan per provare a raddrizzare il match, Gaines si conferma solido condottiero e top scorer (19 punti), si va negli spogliatoi sul 60-49 dopo 20’.
Il Banco sembra avere più grinta nella ripresa ma continuano i problemi in difesa e a rimbalzo, è la partita degli attacchi, Procida e Gaines puniscono ogni errore, Spissu e Kruslin si adeguano al gioco canturino e al 26’ è 70-65. Piove sul bagnato, Kruslin conclude il suo match per somma di falli, Gaines incrementa il vantaggio dalla lunetta e i punti personali (30 al 28’), il Banco si tiene in scia con i canestri di Katic e Gentile, i ritmi alti premiano Cantù che onora al meglio l’ultima gara della stagione, è 81-73 al 30’.
La Dinamo tenta il tutto per tutto, 6-0 di parziale e -2 al 32’, timeout Bucchi sull’81-79. Brianzoli in momentaneo blackout, Bendzius firma la parità, La Torre spezza l’inerzia sassarese, ancora una volta le triple inguaiano i biancoblù, 87-81 al 34’. Il Banco di affida al quintetto piccolo e ai punti dell’asse Spissu-Bilan (89-87), esce Katic per un problema fisico, Gaines e Pecchia rimettono il piede sull’acceleratore e i biancoblù inseguono anche a 2’ dal termine (97-93). Spissu è l’ultimo a mollare ma i padroni di casa vincono con merito, al PalaDesio finisce 106-101 per Cantù.
La Dinamo Banco di Sardegna interrompe quindi la sua striscia vincente e, complici la vittoria di Venezia a Reggio Emilia e la sconfitta della Virtus Bologna contro Trento, chiude al quinto posto la stagione regolare di LBA. A partire da giovedì 13 maggio sfiderà nei quarti di finale playoff la Reyer di coach De Raffaele in una serie al meglio delle cinque.
Pallacanestro Cantù – Dinamo Banco di Sardegna 106-101
Parziali: 25-22, 60-49, 21-24, 25-28.
Progressivi: 25-22, 31-23, 81-73, 106-101.
Pallacanestro Cantù: Gaines 43, Bresolin ne, Thomas 12, Procida 8, Leunen 6, La Torre 11, Lanzi ne, Johnson 9, Bayehe 4, Baparapè ne, Pecchia 13, Radic. All. Bucchi
Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 25, Bilan 17, Treier 16, Chessa, Kruslin 11, Happ 7, Katic 7, Re ne, Burnell ne, Bendzius 7, Gandini ne, Gentile 11. All. Casalone
Il commento a caldo di coach Edoardo Casalone in sala stampa: “Prima di tutto complimenti a Cantù e coach Piero Bucchi per la partita che hanno fatto: non era facile giocare senza posta in palio. Ma hanno dimostrato di aver lavorato seriamente davvero fino all’ultima giornata e faccio loro un grande in bocca al lupo per il futuro. Noi abbiamo fatto una partita scarsa soprattutto in difesa; non eravamo al 100% della forma e lo avete visto sulla base di chi è sceso in campo ma non è una scusante. Volevamo guadagnare la possibilità di meritare il quarto posto e giocare gara1 in casa, non ce lo siamo meritati e ora dobbiamo guardare e pensare a quello che abbiamo sbagliato per ricaricare le pile. I ragazzi sono molto arrabbiati perché avevamo una grande chance nelle nostre mani. Ancora complimenti a Cantù che ha giocato molto bene, tirando con ottime percentuali, con il 68% nel primo tempo da tre punti e chiudendo alla fine con 18 su 34. I 14 rimbalzi offensivi concessi non sono un buon segnale, in questo li abbiamo aiutati perché non è un loro punto di forza. Sapevamo che sarebbe stata una partita vera, non era automatica e infatti non lo è stata. Ora andremo a Venezia invece di giocare in casa perché non abbiamo fatto una partita adeguata. Speriamo di riuscire a recuperare i giocatori che oggi non hanno potuto rendere al meglio, sono convinto che cambieremo qualcosa nella nostra testa per andare a fare le nostre partite ‘da Dinamo’ che mettono in difficoltà gli avversari”.