Nel 23° anniversario della strage di Capaci, l’isola dell’Asinara entra ufficialmente a far parte del Museo del Presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il progetto nazionale della Fondazione Falcone dedicato alla promozione della cultura della legalità. L’annuncio è stato formalizzato a Palermo durante una cerimonia solenne che ha coinvolto istituzioni, enti e rappresentanti della società civile, in un momento di riflessione collettiva sul significato della memoria e dell’impegno per la giustizia.
L’adesione della Regione Autonoma della Sardegna rappresenta un passaggio significativo nella costruzione di una rete di luoghi simbolici legati alla storia della lotta alla mafia. In particolare, l’Asinara viene riconosciuta come luogo emblematico per il ruolo svolto nella preparazione del maxiprocesso, quando la Foresteria Rossa ospitò Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in un momento cruciale della loro attività. La dichiarazione d’intenti sottoscritta tra la Regione, la Fondazione Falcone, il Museo del Presente, l’Ente Parco dell’Asinara, il Comune di Porto Torres e l’Associazione First Social Life mira a includere l’isola in un percorso museale diffuso, orientato alla valorizzazione dei luoghi della memoria e della legalità.
A rappresentare la Regione Sardegna alla cerimonia è stata l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, anche in virtù delle competenze dell’assessorato sul patrimonio dell’isola, gestito tramite la Conservatoria delle Coste. Laconi ha sottolineato l’importanza dell’Asinara come spazio in cui memoria civile e paesaggio si incontrano e ha espresso l’intenzione di trasformare questo patrimonio in uno strumento educativo rivolto in particolare alle giovani generazioni.
Il progetto prevede che la Foresteria Rossa diventi il centro di una serie di attività culturali e formative coerenti con la vocazione dell’isola alla tutela ambientale e alla trasmissione dei valori della giustizia. L’integrazione dell’Asinara nel Museo del Presente consolida così l’identità del luogo come simbolo nazionale, dove la bellezza del paesaggio dialoga con una memoria difficile ma fondamentale per il Paese. La Sardegna rinnova così il proprio impegno nella costruzione di una cultura civica fondata sulla responsabilità e sul rispetto della storia repubblicana.
