Ieri mattina le Gallerie degli Uffizi hanno ospitato per la prima volta Mont’e Prama e il racconto della Sardegna nuragica. Un percorso lungo tremila anni che nasce in Sardegna, a Cabras, ad opera di alcuni fra i primi scultori della storia dell’uomo antico e arriva fino ai giorni nostri con una potenza di immagine straordinaria.
Se ne è parlato nell’Auditorium Vasari degli Uffizi a Firenze in occasione della campagna di comunicazione realizzata da Fondazione Mont’e Prama e Cagliari Calcio, iniziata lo scorso anno e rinnovata nel 2023, che sta facendo tappa nelle più importanti città e nei musei delle squadre della serie A calcistica.
L’evento è stato introdotto dalle parole di Eike Schimdt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, e dai saluti del presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni e del presidente del Cagliari Calcio Tommaso Giulini. Al tavolo anche Bastianino Mossa, presidente della FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, che da sempre sostiene il progetto.
“L’incontro sportivo tra il Cagliari e la Fiorentina è l’occasione per celebrare e conoscere meglio la cultura nuragica, momento di grande importanza per tutta la storia del Mediterraneo ma anche d’Italia e d’Europa. Firenze, come luogo dei Giganti del rinascimento, come ad esempio il David di Michelangelo, si incontra virtualmente con i Giganti della cultura nuragica, questa è un’ottima occasione di unione”, ha affermato il direttore Eike Schmidt.
“Il calcio e la cultura hanno dimostrato di poter raggiungere grandi obiettivi insieme. Oggi presentiamo la maestosità del complesso nuragico di Mont’e Prama e i tesori archeologici della Sardegna in uno dei templi della cultura e apriamo la strada a una collaborazione che ci riempie di orgoglio, che vede la possibilità di allestire una mostra temporanea con un Gigante di Mont’e Prama proprio agli Uffizi. L’arte, per essere capita e amata, deve essere prima di tutto divulgata e la promozione del patrimonio archeologico sardo passa attraverso campagne di divulgazione strutturate come questa, che ci vede al fianco del club rossoblù e della Federazione delle associazioni Sarde in Italia nei luoghi più prestigiosi della cultura per fare sistema e avvicinare sempre più visitatori nella nostra terra”, afferma il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni.
“Per me, per noi come Cagliari Calcio essere qui oggi è motivo di grande orgoglio. Già dalla scorsa stagione, che si è chiusa per noi in modo meraviglioso, è stato bellissimo avere accanto la Fondazione Mont’e Prama e i Giganti durante un cammino difficile ed entusiasmante. Ringrazio il presidente della Fondazione Anthony Muroni e tutti i suoi collaboratori e le istituzioni che lavorano insieme a noi in questo progetto ambizioso che quest’anno abbiamo ulteriormente integrato, coinvolgendo i più giovani attivando presso le nostre Academy percorsi mirati per i ragazzi del territorio, affinché apprendano questa meravigliosa storia che riguarda la loro terra, le loro origini, promuovendo così il Sinis e la Sardegna anche davanti alle nuove generazioni. Il calcio, lo sport sono un volano efficacissimo per diffondere la cultura a tutti i livelli, e in tal senso la Fondazione “Carlo Enrico Giulini” svolge un lavoro meraviglioso con moltissime iniziative in ambito locale: penso agli incontri nelle scuole, alla nostra Curva Futura e la Scuola di Tifo, col primo e unico settore di uno stadio italiano interamente dedicato ai bambini. La strada è quella giusta, continuiamo a lavorare insieme per il futuro della cultura e della Sardegna”, afferma Tommaso Giulini, presidente del Cagliari Calcio.
“Con la campagna di comunicazione della fondazione Mont’e Prama abbiamo fatto squadra, siamo diventati partner e siamo ancora più vicini alla Sardegna. Questo progetto accresce la consapevolezza del nostro essere sardi nel mondo e determina la nostra attività, avvicinandoci a quel motore di cultura e turismo che è la Fondazione Mont’e Prama. Organizzeremo presto nuovi viaggi volti a visitare il sito archeologico di Mont’e Prama e gustare i prodotti del territorio. La nostra è un’attività di volontariato che organizza centinaia di iniziative per tutta l’Italia, che ci permette di fare arrivare in Sardegna circa 70 mila persone ogni anno, avendo come base l’aiuto reciproco e la promozione culturale. Il progetto che ci vede partner della fondazione Mont’e Prama è una delle azioni in cui crediamo fortemente”, ha detto Bastianino Mossa, presidente della FASI.
Dopo i saluti, l’archeologa del museo civico Marongiu di Cabras, Ilaria Orri, ha introdotto al pubblico della sala il Parco Archeologico naturale della Penisola del Sinis, caratterizzato da un patrimonio ambientale e archeologico di rara bellezza. A seguire, la conferenza scientifica “Giganti e Fate”, sull’archeologia preistorica della Sardegna, a cura del direttore del Menhir Museum di Laconi Giorgio Murru, con le immagini del fotografo Nicola Castangia.