Il punto di guardia medica di Oristano si arricchisce di giovani medici: un’iniezione di nuove forze e nuove professionalità che, da metà settembre, ha permesso finora di coprire i turni notturni, prefestivi e festivi del servizio in maniera costante.
Su 13 medici operativi attualmente nel servizio di continuità assistenziale, 12 sono quelli sotto i 30 anni, 10 dei quali sono stati arruolati negli ultimi due mesi: una precisa politica aziendale portata avanti dalla Asl 5, che punta al ricambio generazionale ed a rendere ulteriormente attrattivo il punto di guardia medica oristanese per chi sta facendo il suo esordio nella professione. Quella di Oristano, infatti, risulta essere non solo una realtà stimolante, in termini numerici, per chi voglia crescere professionalmente, ma offre anche la garanzia di potersi confrontare con altri colleghi sui casi più difficili, grazie alla compresenza di due medici per turno.
A testimoniare la soddisfazione per la riorganizzazione del servizio è la stessa voce dei giovani medici attivi nel punto di guardia oristanese. «L’esperienza lavorativa a Oristano è senz’altro positiva – afferma il dottor Andrea Cau, 26 anni, originario di Marrubiu – Naturalmente qui si registra un’affluenza di pazienti maggiore rispetto ad altri centri della provincia ma questo, per quanto impegnativo, è un dato positivo, in quanto ci offre un input di crescita professionale importante, consentendoci di fare esperienza su una casistica molto più ampia di quella che potremmo vedere altrove».
Dello stesso avviso è il dottor Andrea Gioachino Loddo, 25 anni, che sottolinea il vantaggio di svolgere i turni in compresenza: «Lavorare in doppio ci permette di essere affiancati da colleghi con cui confrontarsi sui casi più complicati, e questa è senz’altro un punto di forza per chi sta facendo pratica sul campo». Un’esperienza preziosa ed arricchente, dunque, per chi muove i primi passi in questa professione, con la garanzia dell’affiancamento e della guida di figure più esperte. Altra nota positiva, evidenziata dal dottor Loddo, è il clima nel quale si lavora: «Rispetto ad altre realtà, abbiamo constatato che il profilo dei pazienti che affluiscono a questo punto di guardia è molto rispettoso ed educato», un fattore non secondario in un momento storico in cui le aggressioni verbali e fisiche ai danni di operatori sanitari si moltiplicano.
«Pur sapendo che le attività di guardia medica su base volontaria sono per loro stessa natura soggette a variazioni per la copertura dei turni, così come accade in tutta la Sardegna, teniamo a evidenziare il grande risultato raggiunto dopo mesi di discussioni e qualche volta di sterili polemiche sul punto di guardia medica di Oristano – dichiara il direttore generale della Asl 5 di Oristano Angelo Maria Serusi.
La riorganizzazione complessiva del servizio è passata da tre a due medici di guardia senza che questo sia andato a detrimento né dell’attività professionale dei medici, né dell’assistenza ai pazienti, in quanto si tratta di un numero comunque adeguato a coprire le esigenze della popolazione e parametrato sull’affluenza effettiva degli utenti. L’auspicio – prosegue il manager – è che il trend positivo innescato dall’arrivo dei nuovi medici si consolidi nel tempo e che il punto di guardia medica oristanese diventi ulteriormente attrattivo per le giovani leve che qui vogliano crescere professionalmente».