L’universo musicale, tra stereotipi di genere da superare e buone prassi da valorizzare. Se ne parla mercoledì 19 aprile al corso di formazione continua organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna in collaborazione con Giulia Giornaliste Sardegna, guidata da Susi Ronchi e con l’Università di Cagliari.
“Abbassa lo stereo-tipo. Squilibri di genere e pratiche virtuose nell’universo musica”, questo il titolo del corso. Si terrà a partire dalle 14 fino alle 18 nell’aula Motzo della Facoltà di studi umanistici di Sa Duchessa, a Cagliari.
Il corso chiama a raccolta esperte ed esperti per mettere a fuoco gli aspetti culturali e strutturali alla base del mancato equilibrio di genere nel mondo della musica. E per orientare i mass media verso un linguaggio inclusivo e antidiscriminatorio e dare più spazio alle artiste spesso relegate nella comunicazione degli eventi e festival in appendice come un accessorio “colorato di rosa”.
“La parità di genere nell’industria musicale è lontana. Non è una questione di percezione ma di cifre”, sottolinea Gianna Fratta, direttrice d’ orchestra, una delle relatrici. Poche le produttrici, le direttrici d’orchestra, le direttrici artistiche, le compositrici, cantautrici, critiche musicali, manager, foniche, discografiche, tour manager, sovrintendenti, talent scout, presidenti di giuria e via elencando. Non mancano esempi virtuosi che saranno evidenziati durante il corso. Voce anche a protagoniste e protagonisti della scena musicale sarda e italiana con l’obiettivo di trovare soluzioni utili a invertire la tendenza.
“Perché per cambiare musica e abbassare il volume degli stereo-tipi è necessario, intanto, creare consapevolezza intorno a questo tema – ha messo in luce Susi Ronchi – è importante utilizzare sempre più un linguaggio e contenuti inclusivi. L’informazione gioca in tal senso un ruolo fondamentale”.