Due ricercatrici dell’Università di Cagliari ricevono i premi Donna di Scienza e Donna di Scienza Giovani

Menzione speciale anche per Giulia Baldazzi per le sue ricerche nel campo dell’ingegneria biomedica

La professoressa Miriam Melis riceve il Premio Donna di Scienza

La professoressa Miriam Melis riceve il Premio Donna di Scienza

L’Università degli Studi di Cagliari celebra il riconoscimento di tre sue ricercatrici durante la cerimonia di premiazione del Premio Donna di Scienza 2024, organizzata dall’associazione ScienzaSocietàScienza. La professoressa Miriam Melis è stata insignita del Premio Donna di Scienza per il suo contributo al settore delle neuroscienze e della farmacologia. Il suo lavoro è noto per le ricerche sui cannabinoidi e sui processi fisiologici legati alla gestione delle emozioni. La professoressa Melis, nel 2023, aveva già ottenuto un ERC (European Research Council) Grant da oltre 2 milioni di euro, confermando il valore delle sue indagini scientifiche.

“Non è determinante il dove, ma il come si fa la ricerca”, ha dichiarato la professoressa Melis, manifestando soddisfazione per il riconoscimento. “Bisogna crederci, essere determinate e rispettare il rigore scientifico necessario per diventare grandi ricercatori e ricercatrici. Sono contenta di essere rimasta in Sardegna, forse c’è più soddisfazione a portare avanti ricerche di frontiera nella cosiddetta periferia dell’Europa”.

La premiazione, condotta dalla giornalista Susi Ronchi del gruppo Giulia Giornaliste e presieduta da Maria Del Zompo, professoressa emerita dell’Università di Cagliari, ha messo in luce anche altri talenti accademici. Simona Deidda, chirurga oncologica specializzata in colon-retto, ha ricevuto il Premio Donna di Scienza Giovani. La sua attività si svolge in un settore di grande rilievo per la salute pubblica, dato che il cancro colon-rettale rappresenta oggi il primo tumore per incidenza nella popolazione italiana.

“Stiamo facendo passi avanti sul tema dell’uguaglianza e oggi gran parte di studentesse e specializzande in medicina sono donne”, ha dichiarato Simona Deidda, evidenziando però che la strada da percorrere per garantire parità e uguaglianza è ancora lunga.

La cerimonia ha visto anche una menzione speciale per Giulia Baldazzi, giovane ingegnera biomedica attiva nel dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’ateneo cagliaritano. La Baldazzi si è distinta per il suo impegno in progetti di innovazione tecnologica applicati alla biomedicina.

Il Premio Donna di Scienza, nato per valorizzare e promuovere il lavoro delle donne sarde nel campo della ricerca scientifica, ha rappresentato anche un’occasione per riflettere sulle sfide legate al gender gap nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). La professoressa Del Zompo ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa nel riconoscere il contributo femminile alla scienza e nel sostenere un percorso verso una piena parità di genere.

Il Premio Donna di Scienza e il Premio Giovani sono parte di un impegno più ampio portato avanti dall’associazione ScienzaSocietàScienza, volto a ispirare le nuove generazioni di ricercatrici. L’evento ha confermato l’università cagliaritana come centro di eccellenza e innovazione, dove talento e ricerca si fondono con la determinazione di scienziate che contribuiscono a far progredire la conoscenza, spesso affrontando difficoltà aggiuntive legate al contesto insulare.

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