«Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti», sussurrava il conte più malefico e romantico di sempre all’orecchio della sua dolce Mina, accendendo di bagliori infernali lo schermo cinematografico e i cuori dei fan. Adesso le parole di Dracula risuonano di nuovo, questa volta però sulle strade, le case e le campagne di Florinas. Nell’aria echeggia un invito perentorio: sabato 14 settembre alle 21.30 nel piazzale della Chiesa di San Francesco.La fama del paese laborioso e accogliente, che nei mesi estivi e a settembre con “Florinas in Giallo – L’isola dei misteri” diventa la capitale internazionale del brivido, è arrivata anche in Transilvania. Il Conte vampiro, quello originale nato dalla penna di Bram Stoker, l’inimitabile al di là di qualsiasi trasposizione cinematografica, ha deciso di essere in qualche modo presente. Nei giorni scorsi gli avvistamenti del caimano a Orosei e le misteriose apparizioni di Samara in diverse zone dell’isola lasciavano presagire l’approssimarsi di un’inquietante presenza, che ora trova infine la sua agghiacciante conferma.
Per il secondo tempo (“A balla e istoccadas – I maestri del giallo e del nero”, 12-15 settembre) del festival organizzato dal Comune di Florinas – con la direzione artistica delle librerie Cyrano (Alghero) e Azuni (Sassari) – accanto ai grandi nomi del giallo italiano (da Carlotto a Pandiani, da De Giovanni a Simi e Gambarotta) arriva anche un grande ospite internazionale, che con Dracula ha un rapporto strettissimo: Dacre Stoker, il pronipote in linea diretta del grande scrittore irlandese dell’Ottocento Bram Stoker, il creatore di Dracula, il più grande mito letterario di tutti tempi. Nato in Canada nel 1958, pentatleta, allenatore sportivo e da qualche anno anche scrittore, Dacre Stoker arriva a Florinas, unica tappa sarda del suo tour in Italia, per presentare “Dracul” (Editrice Nord), prequel “anomalo” del famoso romanzo del prozio, scritto insieme a J. D. Baker, e in procinto di diventare un film per la Paramount con la regia di Andrés Muschetti (“It”, “It capitolo 2”). In “Dracul”, partendo da una misteriosa malattia infantile, che tormentò Bram Stoker per i primi sette anni della sua esistenza, causandone quasi la morte, Dacre Stoker racconta in maniera romanzata alcune delle vicende biografiche che portarono l’autore irlandese a scrivere il suo immortale capolavoro.
Con la presenza di Dacre Stoker, “Florinas in Giallo” riconferma la sua vocazione al meticciato e alla commistione tra i generi. Dal giallo puro alle tinte più fosche del thriller, del crime, del mistery, e appunto dell’horror rappresentato da “Dracul”, che aggiunge una nuova nota rosso sangue a quelle del giallo e del nero. Sabato 14 settembre, Dacre Stoker, intervistato da Luca Crovi, svelerà ai lettori una riserva inesauribile di aneddoti sulla genesi del “Dracula” del 1897, e sulle connessioni tra la biografia di Bram Stoker e il personaggio letterario da lui creato. Sarà un po’ come ascoltare la storia dalla voce dello stesso Bram Stoker, perché Dacre ha svolto per anni un accurato lavoro di documentazione, studiando, spiega, «le note lasciate da Bram e leggendo molti dei libri sul vampirismo, sugli stati ipnotici, su fantasmi e lupi mannari consultati anche da Bram prima di iniziare a scrivere “Dracula”, e inoltre intervistando direttamente i vari componenti della famiglia Stoker». “Dracul” indugia in maniera efficace, in alcune delle pagine più coinvolgenti del libro, sulla malattia infantile del futuro scrittore, che fino all’età di sette anni gli impedì di alzarsi dal letto, e dalla quale Bram Stoker guarì completamente in maniera misteriosa. Nel libro, l’infanzia regala uno sguardo speciale sul mondo, perché «i bambini – spiega Dacre Stoker – sanno essere molto onesti sui vari aspetti della realtà, e anche sugli orrori del mondo, al contrario degli adulti che invece sono molto più misurati e trattenuti».
L’incontro sarà impreziosito dalle letture di brani di “Dracul” e “Dracula” proposte dall’attore Giacomo Masti alla luce della luna.