Sabato 20 luglio il poeta Franco Arminio sarà ad Alghero per una nuova anteprima del festival Dall’altra parte del mare. Alle 21:00, nello spazio all’aperto della Libreria Cyrano converserà con Silvia Lutzoni del suo libro “Resteranno i canti” (Bompiani). L’evento è organizzato in collaborazione con il festival Licanias.
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato una ventina di libri. Ricordiamo, tra gli altri, Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza), Terracarne (Mondadori), Cartoline dai morti (Nottetempo), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori), Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere). Si occupa anche di documentari e fotografia. Come “paesologo” scrive sui giornali e in rete a difesa dei piccoli paesi. Attualmente è il referente tecnico del Progetto pilota della montagna materana nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne. Ha ideato e porta avanti la Casa della Paesologia a Trevico e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.
Resteranno i canti. Per Franco Arminio l’organo della vista sono le parole, molto prima degli occhi. Le parole sanno posarsi su dettagli che fino a un minuto prima erano invisibili, illuminandoli. Nascono nel silenzio, ma ridanno voce ai paesi spopolati. Sanno di essere fragili, ma non temono il ”lupo nascosto dietro lo sterno”.
In una perenne oscillazione tra uno scrivere che cerca la vertigine e uno scrivere che dà gloriaall’ordinario, Arminio si muove senza tregua tra i due poli della sua poesia: l’amore e la Terra, il corpo e l’Italia, la morte e lo stupore. Si tratta di festeggiare quello che c’è e di cercare quello che non c’è.
Fedeli ai paesaggi, seguendo la strada di una poesia semplice, diretta, non levigata, questi versi sono una serena obiezione al disincanto e alla noia. La politica, l’economia, le cosiddette scienze umane, sono gomme lisce nella neve. Solo la poesia ha le catene.