La guida Pizzerie d’Italia 2025 del Gambero Rosso rappresenta uno strumento imprescindibile per chi desidera esplorare l’eccellenza della pizza italiana. L’edizione di quest’anno presenta un’analisi approfondita e ricca di novità, con 96 Tre Spicchi, 16 Tre Rotelle e un totale di 116 nuovi ingressi su oltre 750 insegne censite, che spaziano tra diverse tipologie di pizza, dalle tonde tradizionali alle degustazioni più innovative e alle pizze al trancio. Questa guida delinea con precisione la geografia della pizza in Italia, senza escludere alcuna regione, e mette in luce la continua evoluzione di questa amata preparazione culinaria.
Pina Sozio, curatrice dell’edizione 2025, evidenzia l’energia e la vitalità del panorama pizza italiano: “Che vitalità nella pizza italiana. Aperture su aperture, tanti giovani con voglia di emergere e di far emergere i propri territori. Tanto è sfidante e affascinante il terreno pizza che molti bravi chef hanno cominciato a cimentarsi con essa, affascinati sia dalla magia degli impasti, che dalla conquistata libertà nei condimenti.”
Questo fervore ha però anche i suoi rischi, come la possibile banalizzazione del prodotto su larga scala. Tuttavia, la curatrice spiega che il criterio di selezione per la guida non si basa semplicemente sull’utilizzo di prodotti noti o su tecniche di moda, ma piuttosto sulla coerenza, sull’originalità e su una visione a lungo termine, premiando chi osa andare oltre i trend del momento.
Per quanto riguarda la Sardegna, la guida 2025 riconosce 18 insegne, tutte riconfermate e distribuite su tutto il territorio regionale, con una particolare concentrazione a Cagliari. Tra queste, quattro pizzerie spiccano per aver ottenuto il punteggio pieno: Framento e Maiori a Cagliari, Re | Mi a Sassari e Pizzeria Bosco a Tempio Pausania.
Framento, situata a Cagliari, ha costruito il suo successo dal 2015 utilizzando solo lievito madre (“su framentu”) e farine biologiche macinate a pietra. Fin dall’apertura, la qualità dell’impasto, della cottura e dei condimenti ha attirato l’attenzione. Il menu, che varia stagionalmente, offre pizze croccanti all’esterno e morbide all’interno. Tra i must da provare c’è la “Bianca, Rossa e Verdone”, che esprime l’essenza di questa pizzeria.
Sempre a Cagliari, Maiori porta un tocco di costiera amalfitana nel cuore della Sardegna. L’ispirazione è di sicuro quella campana, come lo è il pizzaiolo, Emanuele Riemma. Con un impasto leggero e scioglievole, la Margherita è il simbolo della semplicità e dell’eccellenza. Ma per chi cerca qualcosa di più complesso, “Un Giro in Costiera” offre un viaggio gustativo con ingredienti come la crema di zucchine, fiordilatte, fiori di zucca, chips di zucchine all’aceto di mele e menta e caciocavallo di Gragnano.
A Sassari, Re | Mi si distingue per l’approccio appassionato di Sandro Cubeddu. La pizzeria offre diverse opzioni di impasto, dalle pizze tonde a doppia lievitazione ai pan-crock, passando per hamburger con bun artigianali. La “Ma Che Rita!”, una margherita arricchita con ciliegini confit, salsa di ciliegino e origano di Pantelleria, rappresenta perfettamente l’innovazione che caratterizza questo locale.
Infine, la Pizzeria Bosco a Tempio Pausania, con la sua stella per l’eccellenza conquistata per il 10° anno consecutivo, è una delle prime a portare in Sardegna il concetto di pizza di alta qualità. Massimo Bosco, il pizzaiolo dietro il successo dell’insegna, ha trasformato un piccolo laboratorio di pizza in teglia alla romana in un punto di riferimento per gli amanti della pizza. Tra le sue creazioni, la “Hemingway” e le pizze con la frutta sono esempi di un’eccellenza che non smette di evolversi.
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