“Zac Efron: con i piedi per terra” è una docuserie firmata Netflix, rilasciata il 10 luglio. La serie vede come protagonista proprio Zac Efron, che decide di uscire dal ruolo stereotipato hollywoodiano e confrontarsi con dei mondi tanto diversi dal suo. Questo viaggio lo porterà alla scoperta di comunità differenti tra loro, fino ad arrivare in Sardegna.
L’attore americano, diventato famoso grazie al suo ruolo in High School Musical, decide di mettersi in gioco scoprendo diverse realtà, toccando luoghi con una particolare importanza dal punto di vista ambientale e dell’ecosostenibilità. Insieme al suo compagno di viaggio Darin Olien, un guru del wellness e dei super food, ha iniziato un viaggio che li ha portati a visitare posti come l’Islanda, Francia, Costa Rica, Perù, Londra e Porto Rico.
Ogni puntata è incentrata sulla scoperta di stili di vita sani e sostenibili per il pianeta, che possono essere d’ispirazione per un cambiamento più rispettoso verso la natura che ci circonda.
La quarta puntata: la Sardegna
La quarta puntata di “Zac Efron: con i piedi per terra” è girata in Sardegna, per precisione a Seulo ed Aritzo. Ad attirare i due americani sull’Isola è stata la nota longevità degli abitanti di questi paesi: il numero di centenari del centro della Sardegna è uno dei più alti al mondo, tanto da dare il via a diverse ricerche scientifiche.
Le zone blu
La blue zone indica un’area in cui la speranza di vita è più alta rispetto alla media mondiale. I ricercatori erano soliti a cerchiare con un pennarello blu le zone di particolare interesse: ecco da dove viene il termine “zona blu”.
La Sardegna è uno dei pochi luoghi al mondo, insieme a Giappone, Grecia e California, che possiede il segreto per arrivare e superare i cento anni. Il perché non è ancora certo, ma gli studiosi analizzano da anni l’ambiente e i comportamenti che possono influire in modo così evidente sulla lunghezza della vita umana.
Longevità e scienza
La serie tv approfondisce l’argomento insieme al biologo Valter Longo – famoso per i suoi studi sulla relazione del cibo e funzionamento del corpo umano, e al ricercatore Gianni Pes, noto per il suo lavoro di analisi sulle popolazioni delle zone blu.
Il primo fattore, che sembra incidere notevolmente sulla longevità, è l’alimentazione. I centenari sardi, in tutta la loro vita, hanno consumato dei pasti genuini e naturali, poveri di proteine. Quest’ultimo punto è fondamentale: nonostante i carboidrati siano spesso stigmatizzati nelle diete odierne, sembrerebbe che invece giochino un ruolo importante per una vita lunga e in salute. Anche il modo di vivere influisce in modo significativo: all’interno dell’Isola, le persone hanno avuto una vita in cui l’attività fisica non è mai mancata. Non si tratta di palestra, ma di svolgere lavori manuali e all’aria aperta, che comprendono lunghe camminate a contatto con la natura.
In ultimo, sembrerebbe essere decisivo anche un fattore genetico. Infatti, una ricerca sulla genealogia dei centenari di Seulo ha fatto emergere come possano essere ricollegati a degli antenati in comune.
Nel complesso la docuserie è molto interessante, e dà la possibilità di cogliere dei preziosi consigli per vivere meglio e con una nuova consapevolezza, in sintonia e nel rispetto dell’ambiente. E poi ammettiamolo: nessuno si sarebbe aspettato di vedere Zac Efron alle prese con culurgiones e pane carasau, o in compagnia dei pastori sardi.