“E ad un tratto si accorge
Giuseppina Cuccu
Che nel grande mare
Lui così piccolo
Ha imparato a nuotare.”
La mostra personale di Luciana Aironi racconta una parte della sua ricerca artistica dell’ultimo anno: due delle opere esposte, infatti, sono già state presentate alla I Biennale di Fiber-Art al Museo MURATS di Samugheo lo scorso Novembre.
Aironi sceglie come alter ego un pesce rosso, presente in tutti i lavori, e attraverso gli occhi del piccolo animale esplora il suo universo personale utilizzando un medium quantomeno insolito nel panorama artistico sardo: le rx.
Dalle lastre, retroilluminate come nello studio del radiologo, guizza un banco di pesci rossi tutti diversi fra loro, in perfetta sintonia con ossa e organi che così diventano contenitori per forme di vita estranee, aliene, eppure perfettamente coerenti all’interno di polmoni, seni, metatarsi o colonne vertebrali.
Per la prima volta, MancaSpazio sarà totalmente al buio, il fruitore si immergerà in una sorta di acquario dove il fondo è scuro ma le opere, indipendenti dall’illuminazione esterna, diventano quel raggio di luce che si vede attraverso l’acqua, una volta immersi, guardando verso il cielo; quel momento di vera pace che si accompagna alla certezza che la prossima boccata d’ossigeno dista solo due bracciate o un colpo di coda.
Luogo: MancaSpazio
Indirizzo: Via della Pietà 11, Nuoro (NU), Sardegna
Quando: dal 31/07/2020 al 08/08/2020
Vernissage: 31/07/2020 ore 19:00
Autore: Luciana Aironi
Genere: arte contemporanea, personale