Teatro al Museo con la XV edizione del Festival “Il colore rosa” organizzato da L’Effimero Meraviglioso a Sinnai con la direzione artistica di Maria Assunta Calvisi, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Sinnai – inserito nella rete di Intersezioni 2020 a cura di Fed.It.Art. Sardegna. Sei i titoli in cartellone da lunedì 27 luglio fino a sabato 1° agosto nella corte interna del Museo Civico di Sinnai per una “ripartenza” nel segno dell’arte e della cultura, con il debutto della nuova produzione dei “padroni di casa” accanto a pièces che affrontano le diverse forme e sfumature dell’amore ma anche il ruolo fondamentale della scienza nella società.
S’intitola “Adagio ma non troppo” lo spettacolo de L’Effimero Meraviglioso, scritto e interpretato da un gruppo di giovani attori e autori – Michela Cidu, Giulia Giglio, Federico Giaime Nonnis, Arcangelo Rapisarda e Leonardo Tomasi – con la regia di Luigi Tontoranelli (assistente alla regia Francesco Cappai) che darà il la alla kermesse lunedì 27 luglio (con una doppia replica) alle 20:45 e alle 22:15 per una riflessione sulla vita “sospesa” durante il lockdown, tra le parole dei grandi autori e le note personali da cui emerge «l’urgenza di ritornare a farlo vivere il teatro, di “rinnovarne l’eternità”» – come racconta Luigi Tontoranelli. «Pubblico ed Attore sono gli elementi essenziali per l’Accadimento Teatrale. Gli attori che sentono il brusio in sala, e il pubblico che aspetta che si squarci il velluto rosso del sipario, sono il miracolo che consentono al Teatro di “essere” – ricorda Tontoranelli: «In questi mesi, noi gente di teatro, siamo stati presi dall’angoscia che tutto questo potesse non avvenire mai più. E invece eccoci qua! “Bentornato, amato pubblico!”».

“Amori da Palcoscenico” per un raffinato divertissement metateatrale firmato Teatro del Segno – martedì 28 luglio alle 21:30 – con la cantante e compositrice Rossella Faa nel ruolo di un alato Cupido che disegna la colonna sonora degli appassionati dialoghi sussurrati da coppie d’innamorati – come Romeo e Giulietta, Cyrano de Bergerac e Rossana – interpretati da Marta Proietti Orzella e Stefano Ledda (sue anche regia e drammaturgia) accanto ai maliziosi giochi di seduzione della “Locandiera” di Carlo Goldoni. Spazio anche alla gelosia, il “mostro dagli occhi verdi” che avvelena la mente di Otello e distrugge la felicità di Desdemona, a ricordare quanto sia facile scambiare l’amore per il possesso, e trasformare la vita in tragedia. Ma nella vorticosa giostra dei sentimenti prevale la gioia di scoprirsi riamati, tra i riti del corteggiamento, le promesse e i giuramenti, scanditi dalle arie originali e dalle ballads di Rossella Faa, moderna cantastorie, tra ironia e poesia.
Focus sul grande matematico, astronomo e filosofo – mercoledì 29 luglio alle 21:30 – con “ITIS Galileo/Un minuto di rivoluzione!” di Marco Paolini, nella versione del Teatro d’Inverno, con Gianfranco Corona diretto da Giuseppe Ligios per un ritratto inedito dell’autore del “Sidereus Nuncius” e del fondamentale “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”. Un «viaggio nella vita di Galileo Galilei» in cui si intrecciano commedia e dramma, situazioni grottesche e espedienti per sopravvivere, scoperte e invenzioni: ritratto di un uomo «che ha avuto il coraggio di credere nelle proprie intuizioni, supportate da tanto studio, continue ricerche, infinite osservazioni e sperimentazioni», e sfidare i rigidi dogmi e i limiti del suo tempo per sostenere la “rivoluzione copernicana” fino al processo e all’abiura. «Un uomo che per tutta la vita e senza timore per le conseguenze, ha urlato a testa alta la sua verità: “Eppur si muove!”»
S’ispira a una commedia di Molière “Piriciò est dottori sì o no?” del Teatro Tragodia, con drammaturgia e regia di Virginia Garau – in programma giovedì 30 luglio alle 21:30: la pièce liberamente tratta da “Le Médecin malgré lui”, interpretata da Caterina Peddis, Carmen Porcu, Daniela Melis, Nigeria Floris, Ulisse Sebis e Gino Betteghella racconta la beffa architettata ai danni del protagonista da parte della moglie, stanca della sua inerzia e della sua dedizione al bere. Pascadda escogita un piano per vendicarsi, lasciando credere a dei servitori in cerca di un medico che il consorte sia un luminare, ma troppo modesto per ammetterlo, tanto che per costringerlo occorre usare le maniere forti, procurandogli così una buona dose di bastonate Uno spettacolo brillante, con ritmi da pochade, tra rimedi “miracolosi” e scambi di persona, in un susseguirsi di colpi di scena, per un divertente affresco di varia umanità.

“Frammenti Rosa” del Bocheteatro, per un’indagine sull’universo femminile – venerdì 31 luglio alle 21.30: un ironico e coinvolgente monologo, scritto e interpretato da Monica Corimbi, con le musiche eseguite dal vivo da Oscar Bandinu e Fabio Coronas, «sulle donne che sanno ridere di se stesse e che fanno ridere». Una serie di (dis)avventure sentimentali narrate con humour e brio, tra l’emozione del primo incontro e la fine di una storia, passando per la routine e il disincanto, offrono lo spunto per «affrontare le dinamiche di coppia con un linguaggio giocoso e irriverente». “Frammenti Rosa” mette in scena le piccole e grandi tragedie del quotidiano, le incomprensioni e le differenze, ma sempre senza prendersi troppo sul serio. «La vicinanza che si crea con il pubblico innesca un clima di divertimento condiviso e crescente complicità – spiega Monica Corimbi. «La musica dal vivo fa vibrare altre corde. Corde sulle quali è più facile dire: ah, l’amore!».
Il XV Festival “Il colore rosa” si chiude con “Son tutte belle le mamme del mondo?” de L’Effimero Meraviglioso, con Miana Merisi e Luigi Tontoranelli, protagonisti sulle note del pianoforte di Corrado Aragoni di un’antologia di frammenti di teatro e poesia, romanzi e canzoni per la regia di Maria Assunta Calvisi. «La mamma è sempre la mamma! Quanta retorica, quanta enfasi, fiumi di parole sulla figura della mamma nella letteratura, nella poesia, nelle canzoni» ricorda la regista, che ha scelto di imperniare sul potente archetipo femminile uno spettacolo costruito su misura per due interpreti versatili, capaci di spaziare tra diversi generi e registri, dal pathos della tragedia al gusto parodistico di una “macchietta”. Un itinerario affidato alle parole di drammaturghi e poeti – da Euripide a Bertolt Brecht, da Ovidio a Jacopone da Todi – ma anche a giornalisti come Concita De Gregorio, tra cronache del presente e “lettere al direttore, accanto all’ironia e alle battute folgoranti di Franca Valeri e Copi.
L’ingresso è ad offerta libera. È necessaria la prenotazione ai numeri 070/765831 – 377/7080898 – teatrodisinnai@gmail.com