Nel cuore dell’Anglona, a Bulzi, un piccolo borgo a venti chilometri da Castelsardo, si trova la Cantina Gianluigi Deaddis, realtà vitivinicola a conduzione familiare che ha saputo intrecciare tradizione e innovazione in un progetto imprenditoriale articolato e in continua evoluzione. Fondata da Gianluigi e Silvia, la cantina nasce da una lunga tradizione agricola legata alla cerealicoltura e si sviluppa nel 2000 con l’impianto del primo vigneto, in un terreno particolarmente vocato alla coltivazione della vite. Oggi l’attività è portata avanti insieme alle tre figlie: Naomi, enologa della cantina, Zaira e Swami.
L’azienda conta dieci ettari vitati, coltivati con sistemi come il cordone speronato, l’alberello franco di piede e il Guyot. I vitigni, in buona parte autoctoni, includono Cannonau, Vermentino e Bovale, ma non mancano varietà internazionali come Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. Il territorio collinare, caratterizzato da suoli di trachite rossastra e calcare bianco, e il particolare microclima influenzato dai venti del Golfo dell’Asinara e delle montagne galluresi, contribuiscono a una maturazione ottimale dell’uva.
Tra le etichette troviamo il Capo Sardo, un Cannonau dalle note morbide e fruttate; l’One Hundred, ottenuto da uve Muristellu (nome tradizionale del Bovale Sardo); il Padres, un elegante blend di Cannonau e Muristellu; e l’Ultana, un raffinato vino da uve Cabernet e Merlot affinato in barriques di rovere francese. A completare la selezione ci sono il Narami, un Vermentino in purezza dai profumi floreali e fruttati; l’Iron Rose, un rosato fresco e sapido; e due grappe artigianali, ricavate rispettivamente dalle vinacce di Ultana e di Vermentino.
Accanto alla produzione vinicola, l’azienda si è distinta anche per la sua capacità di diversificare l’offerta. Le vinacce di Cannonau e Bovale vengono utilizzate per creare una linea di cosmetici naturali. La linea comprende creme viso, mani e unghie, un fluido corpo e una crema esfoliante, tutti arricchiti con estratti di vinacce, ricchi di polifenoli, potenti antiossidanti che combattono l’invecchiamento cutaneo e favoriscono una pelle tonica e giovane. Questa produzione si inserisce perfettamente nella filosofia dell’azienda, che punta a rispettare l’ambiente e a utilizzare le risorse locali in modo sostenibile.
Inoltre, la Cantina Gianluigi Deaddis è un’azienda enoturistica che opera tutto l’anno, offrendo esperienze di degustazione e visite guidate, e rappresenta anche una fattoria didattica e un Wine relais, ideale per eventi, corsi e convegni. Questo impegno nell’offrire esperienze autentiche e formative ha contribuito a consolidare il legame con il territorio e a far conoscere la cantina a un pubblico sempre più vasto.




Nel quadro delle attività e dei progetti della cantina, un ruolo significativo è stato giocato dal Circuito SardexPay, che da anni supporta le piccole e medie imprese sarde. In occasione del quindicesimo anniversario di Sardex, la cantina è stata premiata come “Iscritto del mese”. Durante questa celebrazione, abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Silvia, che ci ha raccontato come il Circuito abbia supportato la crescita dell’azienda fin dai primi passi.
Dal 2010, infatti, la Cantina Gianluigi Deaddis ha utilizzato i crediti Sardex per investire in arredamenti, realizzare una piscina per i suoi ospiti e acquistare i packaging per i suoi prodotti. Più recentemente, grazie a Sardex e alla linea di credito Efficio+, la cantina ha potuto completare l’offerta ricettiva con la realizzazione di una suite esclusiva, in collaborazione con un’impresa edile del circuito.
Silvia e Gianluigi sono fermamente convinti dei benefici di far parte del Circuito Sardex, che hanno sempre visto come un alleato nella crescita della loro azienda. La clientela della cantina, prevalentemente composta da professionisti del settore HORECA, ma anche da privati, può acquistare le etichette e vivere l’esperienza di visita direttamente in cantina, utilizzando i crediti Sardex per i propri acquisti e servizi. Per loro, aderire al circuito è una scelta che continua a dare risultati concreti, contribuendo a creare un legame solido tra il mondo dell’agricoltura, della viticoltura e quello delle imprese sarde.