Cavallette: presentato il piano 2025 per contrastare le infestazioni

Illustrata a Noragugume la strategia regionale per contenere l’invasione delle cavallette attraverso monitoraggio, riconoscimento precoce e interventi mirati sul territorio

Cavallette

Martedì scorso, a Noragugume, nella sede Enas, si è tenuto l’incontro dedicato alla presentazione del programma 2025 per il controllo dell’invasione delle cavallette. L’evento, organizzato dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura in collaborazione con l’agenzia Laore Sardegna, ha visto la partecipazione dell’assessore Gian Franco Satta, dei rappresentanti di Forestas, Arpa Sardegna, delle prefetture, delle province, dei sindaci dei comuni coinvolti, delle compagnie Barracellari e delle associazioni di categoria.

L’infestazione, che negli ultimi anni ha colpito 22 comuni sardi con gravi danni alle produzioni agricole, è stata affrontata attraverso un’azione coordinata tra enti regionali, locali e internazionali, con il contributo di Fao, Laore, Forestas, comuni e allevatori. Il superamento della fase più critica ha permesso di avviare una nuova strategia di gestione del fenomeno, illustrata durante l’incontro. L’assessore Satta ha sottolineato come la presentazione del piano di controllo rappresenti un passaggio fondamentale dopo l’emergenza, delineando un quadro di intervento più strutturato.

Il programma 2025 segna infatti l’avvio di una fase di transizione tra l’emergenza fitosanitaria assoluta, iniziata nel 2022, e un periodo di contenimento per gli anni successivi. Tre i punti chiave della strategia individuata da Laore: riconoscimento, monitoraggio e difesa. L’approccio prevede il coinvolgimento diretto di enti pubblici e della popolazione locale, con azioni mirate per il controllo della diffusione degli insetti.

Tra le misure operative sono previste il riconoscimento tempestivo delle cavallette nelle fasi giovanili, il monitoraggio continuo con georeferenziazione delle aree colpite, l’applicazione di modelli previsionali per la gestione degli interventi e l’adozione di tecniche di controllo integrato. Gli interventi sulle aree agricole private saranno affidati ai proprietari, mentre quelli su terreni pubblici saranno a carico di comuni e province.

L’agenzia Laore continuerà a coordinare le attività di monitoraggio, assistenza tecnica, formazione e divulgazione, oltre all’applicazione di modelli agrometeorologici e all’analisi dei dati raccolti. Sarà inoltre garantito il raccordo con la Fao per il monitoraggio e l’implementazione di strategie innovative di contrasto. In caso di necessità, la gestione operativa coinvolgerà anche Protezione civile e Barracelli, assicurando un presidio costante sul territorio.

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