L’estate è alle porte e nell’aria si comincia ad avvertire la voglia di vacanze e relax. Dopo il lunghissimo periodo trascorso tra preoccupazioni e misure restrittive, dovute al diffondersi della pandemia di Covid-19, il settore del turismo, vero pilastro dell’economia, soprattutto della Sardegna, prova a scaldare i motori per la ripartenza.
Il mare è come sempre la meta più gettonata e la Sardegna è tra le località turistiche più ricercate. Secondo un’indagine realizzata da Demoskopika, in collaborazione con l’Università del Sannio, si stima infatti che l’estate 2021 farà registrare 1,5 milioni di arrivi sull’Isola, più del 12,8% rispetto al 2020. Ma non tutti sanno che, oltre alle vacanze tradizionali, la Sardegna si prepara ad offrire dei nuovi modelli turistici che vale assolutamente la pena scoprire.
LE HOUSE BOAT, GLI HOTEL GALLEGGIANTI ORMEGGIATI A CAGLIARI
Già molto diffuse all’estero, gli esempi più tipici sono quelli di Amsterdam e della Croazia, le house boat, ossia le casette colorate galleggianti in cui poter alloggiare, si stanno diffondendo anche in Sardegna, dove se ne contano circa 300, tutte ormeggiate a Cagliari.
Questi piccoli hotel galleggianti sono molto confortevoli e consentono di vivere una vacanza a contatto con il mare ma senza rinunciare alla vicinanza del centro cittadino, la maggior parte, infatti, sono ormeggiati a poche centinaia di metri, al porticciolo di Su Siccu, hanno una grandezza di 20 mq, possono ospitare fino a tre persone e sono dotate di cucina, bagno, zona notte e terrazzino esterno con tavolo. Vicino, al porticciolo della Marina di Sant’Elmo, c’è invece la più grande House Boat Luxury, che ha una grandezza di 30 mq, può ospitare fino a 4 persone e mette a disposizione ben due camere da letto. In entrambi i casi le strutture offrono ai villeggianti la possibilità di utilizzare anche delle bici mountain bike e un kayak.
Attraverso i vari portali di destinazione turistica sarà possibile prenotare la house boat dei propri sogni.
LA GLAMPING MANIA, LA MODA DEL CAMPEGGIO CHIC IN SARDEGNA
Per una vacanza all’insegna della natura, direttamente dal Nord Europa e dagli Stati Uniti, anche in Sardegna è arrivata la “glamping mania”, la moda del campeggio chic, con tende extra-lusso e bungalow con vista mare. Tra i 25 glamping più gettonati in Italia due, infatti, si trovano proprio nell’Isola. Il primo è il Tiliguerta Glamping & Camping Village che si trova nella costa sud orientale della Sardegna, nel comune di Muravera, davanti alla stupenda spiaggia di Costa Rei, precisamente a Capo Ferrato, ed è considerato tra i dieci glamping migliori d’Italia del 2021 secondo una classifica di Campeggi.com. Si tratta di un campeggio villaggio a 4 stelle, dotato di bungalow di lusso, stupende case mobili, suite e ampie piazzole per posteggiare camper, tende e roulotte. Il tutto è immerso in un bosco di eucalipti, ma non mancano numerosi servizi come bar, ristorante, market, sala convegni, un anfiteatro all’aperto, spazi per praticare attività come yoga e pilates, una scuola di vela e windsurf, oltre a spazi dedicati agli amici a quattro zampe che sono i benvenuti.
Il secondo è il campeggio chic situato a Torre del Porticciolo, nel Parco Naturale di Porto Conte, a 15 km da Alghero, nella costa nord occidentale della Sardegna, che si è aggiudicato il titolo “Natural Paradise” 2021, certificato di eccellenza assegnato da Campeggi.com, perché rientra tra quelle strutture situate in un contesto naturale spettacolare, basti solo pensare che si trova nella Riviera del Corallo, a pochi metri dal mare. È un campeggio villaggio di 150.000 metri quadri, dotato di piazzole con bellissime case mobili, suite e tende da sogno. L’area è dotata di bar, ristorante, animazione, minimarket, sale per riunioni e conferenze, piscine, campo da tennis, parco giochi per bambini, parcheggio custodito, colonnina per ricaricare i veicoli elettrici, spazi per poter svolgere corsi di fitness, lezioni di yoga e massaggi, noleggio di attrezzature per sport acquatici e svolgimento di attività come canoismo, equitazione ed escursioni. Gli animali domestici sono ammessi.
I FARI DELLA SARDEGNA PER UNA VACANZA AL CONFINE TRA TERRA E MARE
Irriducibili esempi della vocazione marittima dell’Isola, i fari sono edifici di cui è ricca la Sardegna, situati sulle coste e sui promontori di tutta la regione. Attivi già tra la metà dell’800 e gli inizi del ‘900, un tempo erano abitati dai guardiani e avevano il compito, con la loro luce, di tenere i navigatori notturni lontani dalle coste e dalle rocce che affiorano dall’acqua. Ancora oggi la Sardegna ospita 33 fari. Alcuni svolgono la stessa funzione, anche se ormai sono automatizzati, come il faro di Capo Testa e il faro di Capo Carbonara, mentre il faro di Capo Spartivento, che si trova nei pressi di Chia, nel comune di Domus De Maria, è stato trasformato in un vero resort di lusso con 4 suite e una piscina a sfioro sul mare.
Sul modello di questo faro, anche altri potrebbero ritornare a vivere. Ormai da diverso tempo, infatti, grazie ad un’intesa tra la Regione Sardegna e l’Agenzia del Demanio, è in corso un progetto di valorizzazione del vecchio faro di Razzoli, del faro di Punta Filetto nell’isola di Santa Maria, dell’ex stazione di vedetta di Marginetto nell’arcipelago di La Maddalena, dell’ex faro di Capo d’Orso a Palau, dell’ex stazione segnali di Capo Sperone a Sant’Antioco, dell’ex stazione semaforica di Arzachena, dell’ex stazione di vedetta di Capo Figari a Golfo Aranci, dell’ex stazione di Punta Falcone a Santa Teresa di Gallura, dell’ex stazione semaforica di Punta Scorno e del faro di Capo Comuni a Siniscola. L’obiettivo è quello di affidarli a degli imprenditori che vogliano trasformarli in altrettante strutture turistiche e ricettive.
Non resta dunque che preparare le valigie e godersi una vacanza che, senza ombra di dubbio, sarà davvero indimenticabile.