“Faccio sport per ricercare queste emozioni” mi dice con lo sguardo vivo e un sorriso incredulo.
Sembra che non realizzi ancora, Fortunato Crispu, di essere campione italiano di powerlifting e, per la seconda volta, record italiano di stacco nella categoria di peso -74 con il nuovo traguardo di 282.5 chili.
Il trentaduenne di Tertenia (NU), che lavora come ingegnere elettronico a Bari, ha realizzato il suo sogno: diventare un atleta di livello nazionale.
Sportivo da sempre, complice la palestra dei suoi genitori, pratica dapprima il bodybuilding e poi, a ventiquattro anni, si avvicina al powerlifting alla ricerca di nuovi stimoli, scoprendo che nella distensione su panca piana gli agonisti italiani della sua categoria facevano numeri inferiori ai suoi.
Così, dal 2017 colleziona qualche gara di panca, finché a Bari entra a far parte della squadra di Antonio Mastrolonardo che lo invita a gareggiare in una completa regionale; è il 2018 e si vedono i primi frutti di un lavoro sulla tecnica, con ben venti chili in più nello stacco rispetto ai 210 che rappresentavano da tempo uno stallo.
I 250 nello stesso esercizio come esordiente ai campionati italiani di stacco FIPL, nel febbraio 2019, gli valgono un settimo posto significativo, a pochi dischi dal podio: credeva di avere il dono della panca e di essere un disastro nello stacco, ma i risultati raccontavano un’altra versione.
Ogni storia che si rispetti, però, è fatta anche di ostacoli.
Infatti, all’esordio in una gara nazionale completa nel giugno 2019, Fortunato si qualifica diciannovesimo risultando il primo degli esclusi dalle finali di ottobre, un risultato difficile da accettare. Con lui a Milano, quel giorno, c’era un assistente di gara speciale, Dennis Milello, che allora non era ancora il suo preparatore.
I due si erano incontrati per la prima volta in occasione della vittoria di quest’ultimo ai campionati di febbraio e “fu amore a prima vista”, ricorda Fortunato. Quando nel maggio successivo ebbero modo di parlare, Dennis gli fece capire quanto potenziale avrebbe potuto esprimere con un allenamento mirato e un affiancamento continuo. Era appena nata una combinazione vincente, perché quel ragazzo aveva sì le conoscenze, ma soprattutto la mentalità giusta, una sicurezza nelle proprie risorse che all’atleta sardo mancava.
Ed ecco la risalita. Inaspettatamente, ad agosto 2019 Fortunato viene ripescato e per il suo preparatore non ci sono dubbi: “A ottobre medaglia” gli dice. Detto fatto: arriva un secondo posto con 635 chili totali tra squat, panca e stacco.
Cominciava a crederci anche Fortunato, a quel punto, di poter arrivare in alto.
Il resto è storia recente. A febbraio 2020 diventa campione e record italiano di stacco con 276 chili, mentre è dello scorso ottobre il titolo di campione italiano di powerlifting con il record bis di stacco fissato a 282.5 chili; è un momento del quale mi parla con un’immensa gioia mista al rammarico per gli europei sfumati a causa della pandemia di Covid-19 in corso.
Quest’ultimo successo, ci tiene a sottolineare, è una vittoria di squadra da spartire a metà con l’ormai amico Dennis Milello, un atleta capace di “leggere” la gara e anticipare le strategie degli avversari.
“Quanto può durare ancora tutto questo?” si chiede Fortunato, che sente di non avere tanti anni di agonismo davanti. La vera domanda, però, è un’altra: come segnare la storia del powerlifting in modo indelebile? La risposta la conosce: firmando un record di stacco nella sua categoria del valore di 300 chili, magari a febbraio 2021.
E pensare che era il suo punto debole…!