Il nome Tokyo chiama alla mente grattacieli vertiginosi, neon colorati e vivacità incessante. Tuttavia, accanto ai quartieri dello shopping alla moda e ai locali, nella zona occidentale della città esiste un’oasi di natura lussureggiante e tranquillità, dove indulgere in pernottamenti di alto livello con cucina di qualità eccelsa, circondandosi – in autunno – di panorami accesi dai toni del rosso delle foglie di acero.
A circa 90 minuti delle aree centrali di Tokyo, nella suggestiva cornice della Valle Akigawa, si colloca “Fushi”, un buen retiro dallo stile lineare, inaugurato nel 2024. A dispetto della sua apparente semplicità, Fushi è un alloggio di lusso, che accoglie esclusivamente un solo gruppo di massimo quattro persone a notte, nel quale si può godere dello scenario mozzafiato di montagne, torrenti limpidi e paesaggi rocciosi a perdita d’occhio, e concedersi una pausa rilassante dalla frenesia della città tra i panorami accesi dai toni del foliage.
Il nome stesso della struttura, detentrice tra l’altro di un Global Award for Sustainable Architecture, deriva da Fushikaden, un trattato sull’estetica giapponese scritto all’inizio del XV secolo dal fondatore del canone del teatro noh Motokiyo Zeami, ed esprime pienamente lo stile della villa, moderno ma conforme ai secolari canoni di bellezza e in totale armonia con la natura. I grandi spioventi del tetto inquadrano la valle come in un dipinto, conferendo ariosità all’ambiente. L’elemento più caratteristico è senza dubbio il soggiorno privo di finestre, il cui interno incoraggia un dialogo diretto con la natura all’esterno, da contemplare immersi in una calda vasca idromassaggio posta al centro della stanza. Altro fiore all’occhiello di Fushi è la cucina, curata dell’executive chef di Kurochaya, l’hotel di cui Fushi è l’emanazione più esclusiva. I piatti sono preparati al momento sotto gli occhi degli ospiti, utilizzando ingredienti attentamente scelti dal ricco paniere dell’area di Okutama.
Quando si parla di buona, anzi alta cucina, la zona occidentale di Tokyo nasconde altre gemme, tra le quali “Auberge Tokito”. Situato nella cittadina di Tachikawa, si tratta di un albergo di sole quattro camere, con una sala da tè e un ristorante, nel quale gli stili e la creatività di grandi chef si uniscono a ingredienti per lo più autoctoni per dare vita a esperienze gustative uniche, secondo il concept per cui sono gli chef ad intrattenere gli ospiti. La cucina, il cui executive chef ha sostenuto ruoli d’importanza in più ristoranti stellati e il cui chef de cuisine detiene – tra l’altro – un’esperienza formativa presso il tristellato Da Vittorio di Brusaporto, propone inoltre piatti della tradizione giapponese, arricchiti con tecniche ed elementi culinari internazionali, come riso per il sushi insaporito con aceto di vino e aceto balsamico, o ancora ricci di mare uniti ad abaloni fritti nel burro.
Spostandosi verso le montagne, ad Akiruno, si trova “L’Arbre”, il cui nome, “albero” in francese, non è per nulla casuale, ma riassume in sé il concetto del ristorante: la cuisine française al servizio del clima e della cultura, con forti radici nella comunità locale. L’Arbre dispone di una propria azienda agricola a Tama e utilizza in generale prodotti il più possibile a kilometro zero, tra cui ortaggi coltivati all’interno dell’area di Tokyo e pesce proveniente dalle isole. Aperto nel 2023, L’Arbre è stato incluso nella Guida Gault Millau 2024. Straordinario è anche l’edificio che ospita il ristorante, una residenza risalente a circa il 1875 designata Bene Culturale Tangibile di Tokyo.
L’area ovest di Tokyo in cui si trovano queste strutture è perfetta per immergersi nella natura, senza allontanarsi troppo dal cuore pulsante della metropoli. In autunno, il clima mite rende possibili piacevoli giornate all’aperto, da trascorrere passeggiando e ammirando il foliage del Parco Nazionale Chichibu-Tama-Kai. Un luogo incantato all’interno del Parco Nazionale è la già menzionata Valle Akigawa, nella zona di Okutama, le cui rigogliose pendici costituiscono un panorama mozzafiato tutto l’anno, ma sono particolarmente apprezzate il paesaggio delle foglie autunnali osservato dal ponte Ishibune, che si estende per 96 metri sopra il fiume Aki.
Il Lago Okutama, ad un’ora di auto dalla valle, attende i più curiosi con la sua passerella galleggiante, mentre sulla strada del ritorno il Monte Takao, un’altura di 599 metri, è una meta che in autunno si veste di varie sfumature rosse e oro. Ai piedi del monte, la stazione termale Keio Takaosan Onsen Gokurakuyu consentirà di dissolvere le eventuali fatiche della camminata in un bagno caldo, per concludere la giornata con una coccola prima di rientrare in città.