Più della metà dei giovani tra i 15 e i 26 anni si dice favorevole alla chirurgia estetica e giudica la scelta di una donna di rifarsi il seno soprattutto come una scelta di libertà intrapresa “per piacere di più a se stessa”. Sono i dati emersi dall’indagine Yoodata/Polytech Italia.
Il 79% delle donne intervistate si sente “più libera di decidere ciò che voglio, se mostrarmi, se cambiare oppure no il corpo”. Il 70% delle boomer, il 58% della Gen X e il 51% della Gen Y si dichiara non interessata ai canoni estetici che “sono una gabbia creata per noi donne”’, invece si dice preoccupata per i canoni estetici che sente come una gabbia il 51% delle ragazze della Gen Z.
Il 53% delle intervistate sostiene di piacersi come è e che non cambierebbe niente del proprio corpo, al contrario il 47% non è contenta (il 58% delle boomer, il 55% della Gen X e il 56% della Gen Z). La Gen Y appare la meno soddisfatta: il 56% di loro non si piace e cambierebbe qualcosa. “A volte sono così insicura del mio aspetto che non uscirei di casa”, ha detto invece il 48% delle ragazzine e delle ragazze della Gen Z.
“Per la prima volta questa indagine fotografa in modo accurato la percezione del corpo e ci fa capire meglio le valenze che il corpo ha nella post-modernità. Il corpo non è più qualcosa di sacro da accettare per com’è: con lo sviluppo tecnologico e della medicina il corpo è diventato uno strumento, un mezzo con cui noi realizziamo il nostro progetto di vita. Il corpo oggi è solo un contenitore, un oggetto di cui siamo proprietari e liberi organizzatori. E questo è solo l’inizio: di qui a qualche decennio lo stesso concetto di corpo verrà ibridato – ha commentato Alessandro Amadori, partner e direttore scientifico Yoodata che ha curato la ricerca – Oggi il corpo femminile viene gestito dalla donna in modo molto più consapevole rispetto al passato. Ma proprio la generazione che ha sdoganato l’uso e l’esibizione del corpo, afferma di essere sempre più esposta a rischi e a soffrire di pressioni sociali”.
Infatti, se i ragazzi e le ragazze della Gen Z (dai 15 ai 26 anni di età) sono coloro che più di altri ritengono che le donne che espongono il corpo sui media tradizionali e sui social siano vittime ed oggetto sessuale, sono anche la generazione che mostra una maggiore accettazione e confidenza col bisturi estetico che ritengono un modo come un altro per modificare il proprio aspetto per “piacere più a se stessa” alla pari dei tatuaggi.
“Nel corso degli anni la chirurgia plastica è cambiata – ha sottolineato Roy de Vita, primario U.O.C chirurgia plastica Istituto Tumori di Roma Regina Elena – negli anni 80 la paziente tipo era una donna over 50 non bella, oggi è una fresca 30enne che è anche bella. Ma vuole migliorare il suo asset di bellezza. Anche l’approccio al mestiere è cambiato: oggi c’è molto più interesse al guadagno economico e molta più superficialità”.
Secondo il sondaggio, l’atteggiamento nei confronti di una donna “rifatta” è fatto di diverse emozioni, positive e negative insieme, ed è diverso tra uomini e donne e tra le diverse generazioni. Si dispiace il 43% degli uomini e il 29% si sente infastidito dalla scelta. Il 27% invece l’approva e si sente sereno, il 27% ha delle aspettative, il 24% è sorpreso, il 12% allegro e l’11% addirittura euforico. Il 17% reagisce invece con ansia/paura e il 12% con rabbia e nervosismo.
Il 35% delle donne intervistate invece mostra un sentimento di approvazione per la chirurgia estetica, il 32% si dice dispiaciuta da una tale scelta, il 30% prova paura/ansia, al 22% dà fastidio. Il 19% si sente sorpresa, il 15% più allegra, l’8% prova rabbia e, al contrario, il 6% si sente euforica.
Sensibili differenze di pensiero per la Gen Z che mostra maggiore confidenza con i ritocchi: per il 53% della Gen Z la chirurgia estetica femminile ha soprattutto una accezione positiva, idem per il 51% dei rappresentati della Gen Y mentre ha soprattutto un valore negativo per il 58% dei soggetti della Gen X e per il 60% dei boomer fino a 70 anni di età. Tra tutti gli interventi chirurgici, il 59% degli italiani conosce quello di ‘rifacimento del seno’, così come hanno dichiarato tutte le generazioni (oltre il 90%, sia gli uomini che le donne). Seguono la rinoplastica (24%), i ritocchi alle labbra (17%), al viso (17%), la liposuzione (9%), gli ‘iniettabili’ contro le rughe (7%), per i glutei (7%) e blefaroplastica (2%).
Fonte Agenzia DIRE.it