Dopo l’intensa ondata di fine marzo, un nuovo episodio di polvere di sabbia del Sahara sta interessando l’Europa e l’Italia. L’anticiclone sta infatti trasportando verso il nostro Paese masse d’aria cariche di pulviscolo sahariano, che daranno luogo a cieli caliginosi e, in alcuni casi, a deboli piogge di fango.
Le concentrazioni di polvere saranno inferiori rispetto all’evento di fine marzo, quando si registrarono valori fino a 400 microgrammi per metro cubo (μg/m3) in prossimità del suolo. In questo caso, i modelli atmosferici prevedono concentrazioni tra 100 e 300 μg/m3 in aree come Spagna, sud della Francia e Svizzera. In Italia, le concentrazioni saranno ancora più basse, con valori tra 10 e 50 μg/m3.
Il picco del fenomeno è previsto per martedì 9 aprile, quando la “nube” di polvere di sabbia del Sahara transiterà in atmosfera sopra l’Italia. Il pulviscolo potrebbe depositarsi al suolo con l’arrivo della pioggia, in particolare sulle regioni del Nord, dove si prevedono accumuli fino a 600 milligrammi per metro quadrato nell’arco di 6 ore.
La “nube” di polvere sahariana si sposterà velocemente, spinta verso est dall’aria più fredda che segue l’impulso perturbato in arrivo martedì. Questo contribuirà a limitare l’intensità del fenomeno rispetto al precedente episodio.
La polvere di sabbia può avere effetti negativi sulla salute, in particolare per le persone con problemi respiratori. Si consiglia quindi di evitare di stare all’aperto nelle ore di maggiore concentrazione di polvere, di indossare mascherine se si esce e di sciacquare frequentemente gli occhi e le vie respiratorie.
L’arrivo di polvere di sabbia del Sahara in Italia non è un fenomeno nuovo. Si tratta di un evento che si verifica diverse volte all’anno, in particolare in primavera e in autunno. L’intensità del fenomeno può variare a seconda delle condizioni meteorologiche.

Fonte: IconaMeteo.it