La bellissima ed estesa spiaggia del Poetto di Cagliari è un luogo simbolo delle giornate al mare dei cagliaritani. Scenario della vita notturna, con i tanti localini e chioschi su tutto il lungomare, ma anche luogo ideale per poter praticare sport, la “spiaggia dei centomila”, dominata dalla Sella del Diavolo e delimitata dal porto turistico di Marina Piccola, ha tanto da raccontare anche dal punto di vista storico.
Fu tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 che la spiaggia iniziò ad essere apprezzata e valorizzata dagli abitanti di Cagliari e dei dintorni. Cominciarono a sorgere sull’arenile gli stabilimenti balneari, i chioschi e, durante il ventennio fascista, precisamente nel 1937, una particolare costruzione di tre piani, progettata dall’architetto cagliaritano Ubaldo Badas e destinata a diventare una colonia estiva per le vacanze dei bambini, la Colonia Dux. L’opera rimase tuttavia incompiuta per il sopraggiungere della Seconda guerra mondiale. Solo dieci anni dopo, nel 1947, fu completata e trasformata in un ospedale, l’Ospedale Marino, a cui pochi anni dopo fu affiancato un altro piccolo edificio destinato ad ospitare il pronto soccorso. L’Ospedale funzionò fino al 1982, quando si decise di trasferirlo nell’ex Hotel Golfo degli Angeli, e fucosì progressivamente abbandonato. Ormai da ben 38 anni è diventato un rudere fantasma che occupa quel tratto di spiaggia, subisce immobile i segni del tempo, mentre tutto intorno la vita, le gioiose giornate al mare, i giochi dei bambini sulla sabbia, continuano. Da tutti ormai viene definito come il vecchio Ospedale Marino, ma sono in tanti a pensare che quel posto carico di storia e ricordi non debba finire così in rovina.
A partire dal 2006 sono stati proposti vari progetti per la riqualificazione della struttura attraverso un bando di gara promosso dalla Regione Sardegna per valorizzare l’immobile a fini turistici non residenziali. L’ostacolo è sempre stato rappresentato, tuttavia, dalla classificazione della struttura, nel Piano Urbanistico del Comune di Cagliari, come zona destinata a una residenza ad uso socio-sanitario, con la necessità dunque diuna modifica del Puc per un uso a fini turistici. Dopo anni di battaglie e confronti politici la svolta è avvenuta proprio in questi mesi. Il Consiglio comunale di Cagliari, nel mese di settembre, ha approvato all’unanimità la variante urbanistica che ridarà al vecchio Ospedale Marino, nato come colonia estiva, la sua naturale vocazione turistica che riguarderà anche l’Ippodromo e l’attuale Ospedale Marino. Non resta ora che aspettare che la Regione proceda a indire una gara per scegliere il progetto di riqualificazione in chiave alberghiera.
Una svolta fondamentale, dunque, che permetterà a questo vecchio edificio affacciato sul mare di scrivere presto una nuova pagina di storia della città.