Il Consiglio comunale di Porto Torres ha approvato l’adesione del Comune alla Fondazione di Partecipazione per la gestione del sito seriale “La tradizione funeraria nella Preistoria della Sardegna. Le Domus de Janas”, dando via libera anche allo Statuto dell’ente. Con questo passaggio, la necropoli di Su Crucifissu Mannu entra a pieno titolo nel sistema di governance previsto dopo il riconoscimento UNESCO, avvenuto lo scorso 12 luglio, che ha inserito diciassette siti sardi nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha raccomandato l’adozione di una gestione coordinata e duratura per garantire tutela, valorizzazione e benefici concreti alle comunità locali. Gli enti coinvolti sono chiamati ad attuare una serie di Piani Operativi che comprendono la conoscenza, la conservazione, la formazione e la comunicazione dei beni archeologici.
La Fondazione di Partecipazione, nata su iniziativa del CeSim – Centro Studi “Identità e Memoria” e della Rete dei Comuni promotori della candidatura, rappresenta lo strumento principale per dare concretezza a questi obiettivi. Ne fanno parte, oltre al Ministero della Cultura e alla Regione Autonoma della Sardegna, i Comuni che custodiscono le Domus de Janas già riconosciute dall’UNESCO, tra cui Alghero, Castelsardo, Villanova Monteleone, Putifigari, Ossi, Sennori, Cheremule, Bonorva, Anela, Sedilo, Ardauli, Oniferi, Mamoiada, Goni e Villaperuccio.
Con deliberazione unanime, Porto Torres entra a far parte della Fondazione come socio fondatore. Lo Statuto, articolato in 29 articoli, ne definisce la durata, gli organi di gestione, le competenze e le modalità operative, prevedendo anche un Comitato scientifico e organismi contabili per la supervisione e il sostegno tecnico.
Al centro di questo nuovo percorso di tutela e valorizzazione si colloca la necropoli di Su Crucifissu Mannu, uno dei siti archeologici più rappresentativi del territorio turritano. Il complesso comprende ventidue sepolture ipogeiche scavate nella roccia e risalenti al Neolitico, testimonianza di una delle più antiche tradizioni funerarie dell’isola.
L’amministrazione comunale è da tempo impegnata nella valorizzazione del sito, con un percorso che ha portato all’acquisizione dell’area – grazie a uno stanziamento comunale di 40 mila euro – e all’avvio di un progetto finanziato dalla Regione Sardegna con 150 mila euro per interventi di conservazione e fruizione.
Le azioni previste comprendono il miglioramento dell’accessibilità, la creazione di un’area di sosta, la delimitazione degli spazi e la realizzazione di una cartellonistica informativa e didattica, sviluppata in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Obiettivo dell’Amministrazione è inserire Su Crucifissu Mannu in una rete di percorsi culturali capace di ampliare l’offerta turistica e consolidare la memoria storica del territorio.
La partecipazione alla Fondazione di Partecipazione permetterà inoltre di coordinare le attività con gli altri Comuni custodi delle Domus de Janas, condividendo pratiche e conoscenze scientifiche per una gestione unitaria del patrimonio preistorico dell’isola.



Informazioni pratiche di visita
La necropoli di Su Crucifissu Mannu è aperta al pubblico e può essere visitata con il servizio di guida curato dagli operatori di Memoria Storica dell’Ufficio Turistico comunale. Le visite si svolgono su prenotazione, tutti i giorni dalle 9:00 alle 14:00, esclusi il 25, 26 e 31 dicembre e il 1° gennaio. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 334.7062913.
Durante il solstizio d’inverno, il sito diventerà inoltre teatro dell’evento “Il Natale del Sole – Mito, luce e rinascita”, organizzato dalla Cooperativa Memoria Storica. Il 21 dicembre, a partire dalle prime luci dell’alba, l’esperienza unisce archeoastronomia, mito e storia antica in un percorso che esplora le connessioni tra i culti preistorici e quelli di età romana, quando Su Crucifissu Mannu continuava a essere un luogo di memoria e di rito.
































