Convegno “Il futuro nella storia”: Sanluri ospita Roberto Giacobbo

Domani al Castello Medioevale una riflessione sul ruolo della storia e su quanto sia importante per affrontare con raziocinio il futuro

Roberto Giacobbo

Roberto Giacobbo

Appuntamento d’eccezione a Sanluri nei giorni in cui si ricorda lo storico scontro del 30 giugno 1409 che vide fronteggiarsi le armate sarde del Giudicato d’Arborea e le truppe della Corona d’Aragona. Il Castello Medioevale ospiterà infatti Roberto Giacobbo, per un’iniziativa che intende stimolare la riflessione sul ruolo della storia e su quanto sia importante conoscerla per affrontare con raziocinio il futuro.

Tante le celebrazioni organizzate nel paese del Medio Campidano per ricordare il sacrificio di quei sardi che non volevano arrendersi alla dominazione “straniera”, con la speranza di riuscire a dar seguito all’esperienza giudicale e quindi all’autodeterminazione. Dal Consiglio comunale straordinario al corteo medioevale, dalla rappresentazione teatrale alla vera e propria rievocazione storica. E poi domani, sabato 1° luglio, alle 20:30, una serata di alto profilo culturale, formativo e anche costruttivo, con un ospite d’eccezione: Roberto Giacobbo.

Il convegno “Il futuro nella storia” è inserito nel Festival Rete dei Castelli 2023, promosso dalla Rete dei Castelli – composta dai Comuni di Sanluri, Laconi, Las Plassas, Sardara e Villamar.

Per un’occasione speciale è stato scelto un nome di spicco del panorama nazionale in ambito storiografico. Docente universitario, esperto di comunicazione e giornalista, sino a diventare ViceDirettore del Tg2, Giacobbo ha nel suo curriculum anche ruoli di autore e conduttore radiofonico e televisivo. Ed è infatti noto al grande pubblico soprattutto come protagonista del programma “Vojager – Ai confini della conoscenza”, campione di share e ascolto e riproposto anche in chiave elementare con “Ragazzi, c’è Voyager per la Rai”.

Si parlerà quindi di Medioevo, di edifici fortificati, di castelli, ma anche di società, di costume, di arcaici sistemi di governo e gestione del territorio. Il tema del convegno è stato scelto proprio perché si intende fare un tuffo nel passato, ripercorrerlo, capirlo e farne quindi solida fondamenta, per evitare di ripetere gli errori e per studiare nuove politiche e nuove strategie. Anche perché la storia è ciclica, e le crisi sono sempre dietro l’angolo, ma ciò che fa ben sperare è che dopo i periodi negativi c’è sempre una rinascita.

Studiare il passato permette di interpretare l’evoluzione delle società e di inquadrare meglio il proprio presente. Anche per una più puntuale definizione della propria identità, al fine di tramandare e valorizzare le tradizioni, che nel caso della Sardegna sono tante e spesso molto partecipate. Tra queste c’è indubbiamente anche quella sanlurese di ricordare Sa Battalla e quell’estremo tentativo sardo di difendere l’autodeterminazione e la libertà.

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