Il Museo di arte ambientale Organica, immerso nel Parco del Limbara, apre il suo calendario autunnale con una giornata dedicata all’arte contemporanea e al dialogo con l’ambiente naturale. Domenica 28 settembre, a partire dalle ore 11, il Bosco di Curadureddu ospiterà la presentazione del nuovo ciclo di installazioni site-specific, che arricchiranno il percorso all’aperto del Museo, consolidando la sua identità come spazio di sperimentazione artistica integrata nella natura.
Tra le opere che completano il percorso si segnalano quelle di Giusy Calia e Antonello Fresu, Marcello Cinque e Igino Panzino. Le installazioni saranno illustrate dagli stessi artisti lungo il sentiero che conduce alle sale espositive, offrendo ai visitatori l’occasione di comprendere il processo creativo e il dialogo delle opere con il paesaggio circostante.
Allo Spazio CEDAP sarà presentata la nuova mostra personale di Valentina Daga, intitolata “Starwatching”, a cura di Giannella Demuro. La ricerca di Daga esplora le possibilità del corpo in relazione allo spazio, alle emozioni e alla percezione sensoriale, superando la concezione dell’opera come oggetto per trasformarla in esperienza condivisa. Particolare attenzione è dedicata all’accessibilità dell’arte ai ciechi e agli ipovedenti, attraverso superfici tattili e trame che rendono percepibile l’immensità dell’universo. Il progetto permette di osservare mappe celesti e costellazioni con il tatto, aprendo una dimensione multisensoriale che trasforma l’astronomia in esperienza concreta e inclusiva. La mostra resterà aperta fino al 5 novembre, insieme alla proroga della personale di Toni Demuro “Like a leaf”.
Il percorso all’aperto del Museo Organica, inaugurato nel 2021, si arricchisce di tre nuove opere site-specific. Marcello Cinque presenta “Nuovi equilibri”, una composizione modulare che prende spunto dalla colonna architettonica, trasformandola in un insieme dinamico e dialogante, simbolo della ricerca di nuovi equilibri collettivi. Le opere di Giusy Calia, Antonello Fresu e Igino Panzino si inseriscono nel sentiero “Acquamontana”, un percorso di circa 6 km tra boschi di sequoie, rocce granitiche e sorgenti naturali, inaugurato lo scorso 21 settembre, che conduce fino al Museo Organica.
La sede di Organica è raggiungibile da Tempio Pausania, Olbia e Sassari attraverso la SS 392, proseguendo poi a piedi lungo uno dei sentieri che attraversano il bosco. Per informazioni contattare il numero telefonico 339/5906900 o visitare il sito organicamuseo.it.


