Dal 28 al 31 luglio 2022 a Codrongianos ritorna “Liquida”, il festival di letteratura giornalistica

Lunedì 4 luglio alla Torre Aragonese di Porto Torres l’avvocata e attivista Cathy La Torre presenta “Ci sono cose più importanti” alle anteprime del festival

Liquida 2021 - terza edizione

Dal 28 al 31 luglio 2022 si terrà a Codrongianos, nello spazio adiacente alla Basilica di Saccargia, il festival “Liquida”, dedicato alla letteratura giornalistica.

Diverse le tematiche fortemente attuali che verranno toccate, così come gli autori e le autrici presenti; tra queste Stefania Maurizi con il libro “Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e WikiLeaks” (Chiarelettere).

Organizzato dal Comune di Codrongianos in collaborazione con l’associazione Lìberos, il festival di letteratura giornalistica Liquida arriva alla sua quarta edizione; Stefania Maurizi, Giuseppe Civati, Lirio Abbate, Daria Bignardi, Domenico Quirico, Vittorio Pelligra, Michela Marzano e Sergio Rizzo sono alcuni dei nomi confermati.

Si rinnova la collaborazione con l’Associazione Stampa Sarda, incaricata come sempre di aprire il festival; quest’anno insieme a un ospite d’eccezione, Ugo Cardinale.

Diverse le anteprime che si sono susseguite da aprile, con autori e autrici quali Giuliana Sgrena, Gabriela Jacomella, Andrea Franzoso, Roberta Balestrucci Fancellu, che hanno incontrato anche i ragazzi e le ragazze della scuola, nella “Primavera di Liquida”.

Prevista per lunedì 4 luglio, alle 20:30, presso la Torre Aragonese a Porto Torres, una nuova anteprima: l’avvocata e attivista Cathy La Torre presenterà “Ci sono cose più importanti” in dialogo con Maria Paola Curreli.

«I giornali e i media parlano solo di temi politicamente corretti. Non si può scherzare più su nulla. Se usi espressioni come “signore e signori” vieni accusato di non essere inclusivo. La famiglia è quella composta da madre e padre, basta con la lobby gay! Viviamo in una dittatura del pensiero unico e nessuno lo dice.» È davvero così? Ogni volta che in Italia si prova a fare un passo avanti nel campo dei diritti civili o si lotta per la difesa o l’empowerment di quelle che definiamo minoranze, qualcuno immediatamente protesta: «Ma non ci sono cose più importanti?».

La retorica del «ci sono cose più importanti» negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza, la risposta prediletta in ogni dibattito. Ed è proprio seguendo questa logica che molte battaglie vengono messe in secondo piano, perché, appunto, c’è sempre qualcosa di «più importante». E così il fine vita, il diritto all’adozione o alla genitorialità di persone single o non sposate, i diritti delle persone LGBTQIA+, lo ius soli, la parità fra uomini e donne scivolano lontani nell’agenda delle priorità. Nel frattempo, però, le «cose importanti» non sono comunque successe. L’Italia è al quarantunesimo posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa, siamo penultimi per tasso di occupazione in Europa.

In questo libro, Cathy La Torre disegna la mappa di un viaggio nei diritti che non possono più attendere. Attraverso esempi concreti, racconta come altrove hanno fatto, spesso a costo zero, quello che in Italia ancora si rimanda.

Un prontuario gentile che vi permetterà di avere sempre una risposta pronta e fondata all’annosa domanda: «Ma non ci sono cose più importanti?».

Cathy La Torre, avvocata e attivista, viaggia in lungo e in largo per l’Italia in un’instancabile battaglia per i diritti. Nel 2008 ha fondato il Centro Europeo di Studi sulla Discriminazione ed è stata vicepresidente del Movimento Identità Trans. Nel 2013 ha fondato la rete di avvocati e attivisti Gaylex e nel 2019 è stata premiata come miglior avvocato pro-bono d’Europa. Ha fondato e dirige lo studio legale Wildside – Human First che si occupa di diritti civili e di diritti nel mondo del digitale. Insegna Diversity and Inclusion e sui social è nota come @Avvocathy. Per Mondadori ha pubblicato Nessuna causa è persa (2020).

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