La magia del teatro di figura in “Dov’è il filo? / Una storia di marionette e marionettisti” – il nuovo spettacolo ideato e interpretato da Agostino Cacciabue e Rita Xaxa che debutterà in prima nazionale domani (sabato 29 maggio) alle 20:30, in replica domenica 30 maggio alle 18.30 al TsE di Is Mirrionis in via Quintino Sella a Cagliari per la Stagione 2020-2021 di “Teatro Senza Quartiere” organizzata dal Teatro del Segno.
Una pièce immaginifica dove gli oggetti del quotidiano prendono vita e si trasformano, diventando protagonisti di fantastiche avventure e quasi rubando la scena a sensuali danzatrici e ascetici fachiri, tra il battito d’ali di una farfalla e la tentazione del volo del misterioso “omino di ferro”. “Dov’è il filo?” – nuova produzione di Teatro Tages e Teatro del Segno – con la regia di Stefano Ledda e Gennaro Ponticelli (che ha curato anche la drammaturgia) racconta in un intrigante gioco metateatrale la nascita di uno spettacolo, intrecciando le trame sospese delle esistenze dei personaggi, ciascuno con un’identità e un carattere ben riconoscibili, ma capaci tutti di imprevedibili metamorfosi, alla realtà del mondo “dietro le quinte”.
Un titolo che è una domanda dal sapore quasi pirandelliano sul significato nascosto dietro le apparenze, sulle ragioni per cui le cose accadono, su chi o che cosa tenga le fila e faccia muovere e agire donne e uomini (sul palco come nelle città, per le strade, negli uffici e nelle case) e la risposta – svela Agostino Cacciabue, marionettista e fondatore, con Rita Xaxa, del Teatro Tages, storica compagnia di teatro di figura conosciuta e applaudita in Europa e oltreoceano, ospite di rassegne e festivals internazionali – è una sola: «la passione».
Quell’amore per l’arte che ha fatto incontrare i destini dei due artisti, tra la Penisola e la Sardegna, tra il Teatro Laboratorio Mangiafuoco di Milano e la compagnia di Otello Sarzi, fino alla scelta di trasferirsi sull’Isola per intraprendere una nuova avventura con il Teatro Tages (dal nome di un dispettoso folletto): una vita intensa, tra tournées in Italia, Colombia, Francia, India, Messico, Senegal, Slovenia, Svizzera e Singapore, per inventare e raccontare storie “appese a un filo” e ammaliare un pubblico di grandi e piccini.
«“Dov’è il filo?” nasce dall’idea di approfittare di questo periodo di calma forzata per creare uno spettacolo nuovo» – raccontano “a due voci” Agostino Cacciabue e Rita Xaxa: «ragionando con il regista Gennaro Ponticelli abbiamo pensato di dar forma teatrale a una metafora sulla vita, cominciando con una marionetta – il fachiro – con un difetto nella sua camminata, che diventa un segno particolare. I protagonisti “umani” sono diversi e complementari, la figura maschile incarna il perfezionismo, la ricerca delle cose esatte mentre la figura femminile è più interessata ai sentimenti, più attratta dalle emozioni: insieme scopriranno che quell’“errore” nel movimento del fachiro, quello squilibrio può diventare una risorsa, rappresenta una peculiarità del personaggio».
I due marionettisti sono alla prese con la costruzione di un nuovo lavoro, alla ricerca della giusta ispirazione, si guardano intorno e “scoprono” nelle cose più insignificanti, almeno apparentemente, come il bastone per lavare per terra, una seconda natura fantastica che li anima, così che improvvisamente quel semplice “mocio” si mette a zampettare e scodinzolare… come un cagnolino. «Nella realtà – come nella scena – tutto scaturisce da un’intuizione, un’idea che poi viene sviluppata, prende corpo, si traduce in una partitura per marionette, burattini e pupazzi o come in questo caso per noi due in veste di “attori”» – prosegue Agostino Cacciabue. «Tuttavia ci possono essere degli intoppi, degli ostacoli, dei momenti di stasi, di incertezza, a cui ciascuno reagisce in modo diverso: in questo caso queste due figure finiscono con il realizzare e “animare” una marionetta a quattro mani, una marionetta estremamente fragile e complessa che richiede una attenzione e un ascolto reciproci, una complicità, e li porta alla consapevolezza che da soli si possono fare tante cose, ma insieme si fanno meglio».
Un gioco di specchi con la realtà – perché Agostino Cacciabue e Rita Xaxa, artefici e interpreti dello spettacolo insieme alle loro splendide marionette, sono compagni di vita e d’arte – ma quei loro alter ego teatrali sono «esseri di fantasia, non ci somigliano se non vagamente, e infatti recitare un copione non è per nulla facile, significa riscrivere completamente la grammatica dei gesti» – ricordano Rita Xaxa e Agostino Cacciabue -: «il marionettista in genere si volta e segna così la fine di un “numero”, nel tempo dell’applauso, per preparare l’ingresso di un nuovo personaggio e l’inizio di un’altra scena, mentre qui siamo sempre “presenti” e le parole acquistano un altro peso, un altro significato, sono indizi della psicologia di questi due personaggi, che scopriamo anche noi ogni volta, prova dopo prova, fino a trovare la giusta “intonazione” per renderli reali».
“Dov’è il filo?” racconta la passione per il proprio mestiere, è «uno spettacolo per famiglie» in cui ciascuno può cogliere gli aspetti che lo riguardano più da vicino, riconoscersi e lasciarsi coinvolgere o semplicemente divertirsi e gustare il piacere della meraviglia: «noi siamo affascinati da cose concrete, reali attraverso le quali arrivare all’intenzione» – spiegano i due artisti -: «il nostro obiettivo è riuscire inaspettatamente a far vedere con altri occhi l’oggetto e far provare il maggior numero di emozioni agli spettatori, farli commuovere, sorridere o ridere, renderli partecipi e protagonisti della storia».
Biglietti: intero: 13,00 euro – ridotto*: 10,00 euro
(*) under25/over65/residenti Is Mirrionis /abbonati CeDAC /spettatori Il Crogiuolo
Info e prenotazioni: cell. 391 4867955 (anche whatsapp) – e-mail: [email protected] – teatrodelsegno.com.