Fin dalle sue anteprime lo scorso settembre, il progetto “Leggere il Paesaggio. Narrazioni erranti per la promozione della lettura”, ideato dall’associazione culturale Teatro Botanico, si è distinto per le tematiche trattate e per l’originalità dei contenuti; attraverso il suo variegato programma, infatti, la manifestazione ha delineato una connessione fra tre temi fondamentali, lettura, natura e paesaggio, e ha tratteggiato per i suoi fruitori una serie di percorsi originali, finalizzati a comprendere e ridefinire il rapporto tra uomo e ambiente.
Il progetto ha contribuito ad animare il panorama culturale di Cagliari e ha proposto alcuni appuntamenti in provincia di Nuoro e Oristano, tra presentazioni di libri, incontri con autori e autrici, trekking urbani e extra urbani e laboratori con le scuole. Il progetto riserva ancora al pubblico una manciata di date nel capoluogo sardo e un’importante attività a Nuoro, nella casa circondariale di Badu ‘e Carros, con la partecipazione del drammaturgo Marco Baliani; abbiamo chiesto alla direttrice artistica, la regista teatrale Claudia Pupillo, di raccontarci come è nata e si è sviluppata la particolare idea di promozione della lettura di “Leggere il Paesaggio”.
“Il progetto è nato dal desiderio di creare una connessione tra le diverse attività della nostra associazione, Teatro Botanico, che lavora nel territorio di Cagliari ormai da diversi anni: laboratori rivolti ai bambini, trekking urbani per famiglie e performance teatrali itineranti nei parchi pubblici della città” ha spiegato Pupillo; “Poi ci sono le attività più strettamente riconducibili alla promozione della lettura, realizzate nelle scuole di ogni ordine e grado, come i laboratori e gli spettacoli che traggono ispirazione dagli albi illustrati. Il filo conduttore di queste attività resta sempre lo stesso: l’ambiente e il rapporto tra cultura e natura, temi a cui ‘Leggere il Paesaggio’ ha conferito una dimensione più ampia e partecipativa”.
In queste attività, il libro è vissuto come strumento vivo, di ricerca e comprensione, mentre la parola “paesaggio” si apre a differenti sfumature di significato, dalla vastità del mondo fino alla dimensione più intima dell’essere umano, come è accaduto durante l’incontro con Neva Papachristou, fondatrice insieme a Corrado Pensa di AMeCo Associazione per la Meditazione di Consapevolezza: “Tra questi significati ‘diversi’, tuttavia, il progetto evidenzia delle connessioni potenti” racconta ancora la direttrice artistica, “Non siamo pienamente consapevoli dell’interconnessione tra le cose animate e inanimate, tra il mondo umano e ciò che definiamo non umano, le piante, le montagne, ma anche le case e tutto ciò che ci circonda: eppure, tutto è parte di un tutto. Come possiamo pensarci ‘persone’ fuori dalle cose? Per questa ragione, mi interessa investigare l’interconnessione”.





Anche gli ultimi appuntamenti della manifestazione, dunque, si muovono nel territorio dell’intersezionalità, in cui trovano spazio i discorsi sul margine, sulle discriminazioni di genere, sul razzismo, la disabilità, i femminismi: “Particolarmente significativi, su questi temi, sono i due incontri realizzati in collaborazione con l’associazione Mesu. Il 29 ottobre sarà con noi la sociologa Federica Timeto, che presenterà ‘Animali si diventa. Femminismi e liberazione animale’, su femminismi e multispecismo, mentre il 6 novembre l’antropologa Elizabeth Gallon Droste ci parlerà del suo ‘Ùtica’, uno speciale diario di viaggio attraverso le vite e le assenze che popolano il paesaggio andino colombiano”.
Il programma prevede infine una serie di attività nelle scuole dell’oristanese, con Camilla Pintonato, Eva Rasano e Mario Onnis, mentre è fissato per l’8 novembre il trekking letterario “Sempreverde” nel Cimitero Monumentale di Pirri a cura di Claudia Caredda di Trip Sardinia.
“Per la chiusura del progetto abbiamo coinvolto l’attore, narratore e regista Marco Baliani, che il 24 novembre sarà protagonista di una ‘narrazione teatrale’ nella casa circondariale di Badu ‘e Carros, a Nuoro” conclude Claudia Pupillo, “Sono convinta che le storie abbiano un vero potere di cura e penso che chi si trova in una condizione di isolamento abbia bisogno di ascoltare e immaginare racconti che propongano paesaggi ‘altri’. Credo molto nella forza delle parole e Marco, in questo, è capace di vera magia”. Il 24 novembre Baliani presenterà il suo ultimo libro, “Con il cuore in bocca”, al Teatro Eliseo di Nuoro, mentre il 26 sarà a Cagliari, nel Foyer del Teatro Massimo.
































