Nel primo weekend di giugno, la Marmilla si prepara ad accogliere l’edizione 2025 di Monumenti Aperti, che vede il ritorno di Gonnostramatza e, per la prima volta, la partecipazione di Mogoro. Due comuni, due calendari distinti e un ricco patrimonio da esplorare gratuitamente.
A Gonnostramatza l’appuntamento è per domenica 1° giugno, con cinque siti visitabili. Due si trovano nel cuore del paese: la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, risalente al XV secolo, conserva l’abside e la sacrestia originarie, mentre il resto dell’edificio è frutto di ampliamenti settecenteschi e restauri successivi. Al suo interno sono custodite opere d’arte come il Crocifisso del discernimento di epoca cinquecentesca e il retablo attribuito al pittore Lorenzo Cavaro.
Nella stessa piazza si trova il Museo “Turcus e Morus”, allestito nei locali dell’ex Monte Granatico e dedicato alle incursioni barbaresche che interessarono la Sardegna per secoli. L’esposizione affronta il tema delle relazioni e dei conflitti tra l’Isola e il mondo islamico, dalle conquiste arabe all’epoca moderna.
Poco distante, in corso Europa, è visitabile anche la Chiesa di Sant’Antonio Abate, edificio di origine cinquecentesca rimaneggiato nel tempo ma di rilievo per la storia religiosa della Marmilla.
Fuori dal centro abitato si trovano altri due siti: la Chiesa di San Paolo Apostolo in Sérzela, risalente a un insediamento abbandonato tra il 1764 e il 1775, e la tomba preistorica di Bingia ‘e Monti, rinvenuta nel 1990. Quest’ultima, utilizzata tra l’età del Rame e il Bronzo antico, ha restituito un collier d’oro senza precedenti nell’archeologia preistorica italiana. Al suo interno sono stati individuati resti di almeno 96 individui, tra cui una persona sopravvissuta a una trapanazione cranica.
A Gonnostramatza i siti saranno aperti dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, con una pausa pranzo e un’interruzione per la Messa dalle 11:00 alle 12:00 nella chiesa parrocchiale.
Mogoro partecipa a Monumenti Aperti nelle giornate di sabato 31 maggio e domenica 1° giugno. Tra i monumenti spicca il Nuraghe Cuccurada, visibile dalla statale 131, un complesso polilobato con un cortile centrale, torri e strutture che affondano le radici nell’età del Rame. Il sito comprende anche un villaggio nuragico e resti di una muraglia ciclopica, riferibile alla cultura di Monte Claro.
Accanto al sito archeologico saranno aperti tre edifici religiosi: la Chiesa di San Bernardino da Siena, attuale parrocchia dal 1589 ma costruita in epoca precedente; la Chiesa del Carmine, risalente al XIV secolo, con forme architettoniche tardoromaniche influenzate dal gotico; infine, la Chiesa di Sant’Antioco, situata sull’omonima piazza e costruita tra XII e XIII secolo su un’area in cui sorgeva un nuraghe, come testimoniato da ritrovamenti effettuati in un cantiere limitrofo.
A Mogoro i monumenti saranno accessibili sabato e domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:30. Un Info Point sarà operativo in Piazza Giovanni XXIII per fornire assistenza ai visitatori (telefono 348.4072920).
Per maggiori informazioni sul programma completo è possibile consultare il pieghevole.