Si rinnova con il consueto entusiasmo a Capoterra il tradizionale appuntamento con “Lollas e Pratzas Antigas”, la rassegna che riporta le antiche case campidanesi al centro della comunità. Per secoli fulcro della vita lavorativa così come delle occasioni di incontro della società agropastorale di un tempo, si ripopolano per un giorno per accogliere visitatori e curiosi interessati a riscoprire le architetture, le tradizioni, i mestieri arcaici e i sapori veri, in un’atmosfera festosa e con un ospite di caratura nazionale come Elio.
La lolla era il cuore delle antiche case campidanesi, fulcro della Sardegna più autentica. Domenica 30 novembre tante vecchie dimore di Capoterra riapriranno i portoni per un viaggio virtuale nell’atmosfera di un tempo, per trasmettere quei saperi che si tramandano nei secoli, di generazione in generazione, per raccontare quella socialità antica, e magari farla rivivere nei racconti di chi quelle mura le ha sempre vissute.
In una giornata all’insegna dell’ospitalità e dell’accoglienza, Casa Melis (via Cagliari 170), Casa Pala (corso Gramsci 142), Casa Piano (via Indipendenza 32), Casa Garau (via Santa Barbara 3) e Casa Cogoni (via Diaz 50) metteranno in mostra abiti tradizionali – Su bettiari antigu -, arredi, attrezzature agricole, opere in ginepro e quadri dipinti a mano.
La voglia di socialità, il piacere di stare insieme nei cortili delle case, ma anche nelle piazze e nelle vie del centro storico, si rinnoverà anche grazie ai tanti laboratori volti a riscoprire gli antichi saperi. Spazio quindi alla preparazione della pasta fresca (fregola, malloreddus, sa panara), del miele e del formaggio, e alla macinatura delle fave. Non mancherà l’artigianato, con l’impagliatura delle sedie, e la lavorazione del cestino sardo. E per spostarsi da un punto d’attrazione all’altro la grande novità di questa edizione: il trenino turistico, sempre apprezzato dai bambini ma curiosa attrattiva anche per i genitori. Si potrà salire a bordo, gratuitamente, dalle 10 alle 19, con capolinea presso Casa Melis.
Lungo le vie e nelle Domus grande spazio anche alla musica. La tradizione sarda sarà assoluta protagonista, già dalla mattina con lo spettacolo itinerante del Coro polifonico femminile Su Connottu di Capoterra, e poi ancora con i gruppi folk e l’Orchestra Popolare Sarda guidata dal Maestro Orlando Mascia, fino all’esibizione del gruppo Balla Sardigna. Tra strumenti antichi e nuove sonorità più vicine al pubblico contemporaneo, è un viaggio dentro l’identità dell’Isola, con l’energia dei balli sardi e la forza di un repertorio capace di unire radici e innovazione.
E con questi stessi presupposti è nato anche il progetto Neonelio, che arriva a Capoterra per il momento clou della giornata. Si fonda sulla collaborazione tra i Tenores di Neoneli, apprezzatissima espressione del canto corale sardo, e il carismatico leader della band pop-rock Elio e Le Storie Tese. Il sodalizio – che a Lollas e Pratzas sarà accompagnato dall’Orchestra Popolare Sarda – valorizza l’originalità e la polifonia della nostra musica tradizionale – apprezzata al punto da essere insignita del titolo di patrimonio intangibile dell’Umanità – in una versione assolutamente originale, realizzabile grazie al sarcasmo e all’irriverenza dell’artista milanese. Un concerto in due parti, ma complementari tra loro: nella prima si lascia spazio ai canti tradizionali, anche accompagnati dai più caratteristici strumenti isolani, quali launeddas, zufolo e organetto; nella seconda ai componenti della compagine neonelese si unisce Elio, che nell’occasione indossa abiti sardi. Un incontro musicale che partendo dalle melodie locali sfocia poi nel repertorio dell’artista lombardo, con testi tradotti per l’occasione in lingua sarda, e in coinvolgenti danze popolari.
I Tenores di Neoneli schierano attualmente una formazione composta da Tonino Cau (unico componente ancora attivo tra i fondatori, su bassu), Roberto Dessì e Nicola Loi (sa contra), Ivo Marras (sa mesu boghe) e Peppeloisu Piras (sa boghe).Dal piccolo centro del Barigadu hanno portato il loro canto in tutto il mondo, esibendosi in città come Parigi, Buenos Aires, New York, Mosca, Pechino, Sydney, Toronto e anche Roma, davanti a Papa Giovanni Paolo II. Forti di una lunga serie di collaborazioni con i più grandi artisti del panorama italiano, a Capoterra si esibiranno con Elio. Cantautore e musicista – ma anche comico e attore -, suona chitarra, flauto traverso e basso. È fondatore e protagonista assoluto della band lombarda che, tra umorismo pungente, satira a tratti surreale e sonorità rock, ha conquistato un secondo posto al Festival di Sanremo, ma soprattutto uno straordinario seguito di pubblico: a 50 anni dalla nascita, è ormai apprezzato da diverse generazioni.































