La reporter Giuliana Sgrena sarà in Sardegna il 28, 29 e 30 luglio per presentare il suo nuovo saggio “Me la sono andata a cercare. Diari di una reporter di guerra” (Laterza), all’interno di un tour organizzato da Lìberos per il festival Éntula. Le tappe in programma sono a Porto Torres, Villagrande Strisaili e Assemini.
Il primo incontro si terrà lunedì 28 luglio alle 19:00 al Museo del Porto di Porto Torres, dove la giornalista dialogherà con Costantino Cossu. Il giorno successivo, martedì 29 luglio alle 20:00, Sgrena sarà in piazza Chiesa a Villagrande Strisaili insieme a Giusy Ferreli. Il tour si concluderà mercoledì 30 luglio alle 21:00 in piazza San Giovanni ad Assemini, dove l’autrice converserà con Andrea Tramonte. L’ultimo appuntamento rientra nel cartellone dell’Estate Asseminese.
Nel saggio, Giuliana Sgrena ripercorre la sua lunga esperienza da inviata speciale nei principali scenari di guerra, dall’Algeria all’Iraq, dalla Somalia all’Afghanistan, passando per Siria ed Eritrea. I suoi articoli hanno raccontato contesti in cui la guerra tornava a essere la normalità, tra regimi autoritari, Stati falliti e interventi occidentali finiti in fallimenti. Ha denunciato le falsificazioni dei governi e il ruolo dei giornalisti embedded, documentando violenze, traffici e soprusi che accompagnano ogni conflitto.
Tra le pagine emergono i ricordi dei colleghi caduti, come Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli, e gli incontri con persone straordinarie, in particolare donne, la cui vita nei Paesi islamici resta uno dei temi centrali della sua testimonianza. Il libro affronta anche il peso personale di una carriera in prima linea, segnato dal rimorso per la morte di Nicola Calipari, ucciso da un soldato americano a Baghdad dopo averla liberata da un sequestro in Iraq. Per anni, alla sindrome del sopravvissuto si è aggiunta l’accusa, proveniente dal mondo maschile del giornalismo di guerra, di “essersela andata a cercare”, perché – secondo quella visione – una donna non avrebbe dovuto trovarsi in quei contesti. Con questa opera, Sgrena rivendica la scelta di una vita spesa sul campo.
Giuliana Sgrena ha iniziato la carriera giornalistica all’inizio degli anni Ottanta con la rivista Pace e Guerra e dal 1988 scrive per il Manifesto. Autrice di diversi libri sul mondo islamico, dal 2011 segue i movimenti rivoluzionari della Primavera Araba. Collabora con Rainews 24, con il settimanale tedesco Die Zeit e con l’agenzia internazionale di informazione IPS. Tra le sue pubblicazioni figurano “Fuoco amico” (Feltrinelli, 2005), “Il ritorno” (Feltrinelli, 2010), “Dio odia le donne” (Il Saggiatore, 2016) e “Manifesto per la verità” (Il Saggiatore, 2019).