Venerdì 29 novembre, alle ore 20:30, al Ticcu Social Club di Sassari il festival letterario “Fino a Leggermi Matto” chiude il suo cartellone 2024 con la presentazione del volume “L’eredità delle donne di Casa Lussu. Joyce Lussu e Giovanna Serri”, scritto da Claudia Crabuzza e appena pubblicato dalla casa editrice Archivi del Sud.
Claudia Crabuzza, cantautrice e autrice algherese, si immerge nella storia di due figure femminili centrali della famiglia Lussu: Joyce Lussu, intellettuale e attivista antifascista, e Giovanna Serri, tessitrice e custode della casa e dei terreni di Armungia per oltre cinquant’anni. Insieme con l’autrice, a presentare i brani dell’opera dal vivo ci saranno Dilva Foddai, la tessitrice Rita Marras e l’artista Zuanna Maria Boscani.
Il volume rappresenta il risultato di una ricerca nata da una tesi di laurea magistrale che Claudia Crabuzza ha discusso presso l’Università di Sassari. Un lavoro meticoloso che indaga il profondo legame tra due donne apparentemente agli antipodi, ma entrambe portatrici di un’eredità culturale e storica che si intreccia con la vita e le vicende di Armungia, paese natale di Emilio Lussu, e con la realtà dei musei locali, che testimoniano la ricchezza di un patrimonio rurale e intellettuale ancora poco conosciuto.
Joyce Lussu, scrittrice, traduttrice e militante politica, compagna del celebre Emilio Lussu, incarna una figura di spicco nella lotta antifascista e nella battaglia per l’emancipazione femminile. Al suo fianco, Giovanna Serri, donna di umili origini e radicata nel mondo contadino, ha garantito per anni la sopravvivenza della casa e delle terre della famiglia, divenendo testimone di una storia più nascosta ma non meno rilevante.
Attraverso il confronto tra queste due donne, il libro offre una riflessione sul ruolo delle donne nella storia, spesso confinato a spazi privati come la casa, la cucina o i laboratori. Tuttavia, l’opera di Crabuzza dimostra come queste “storie minime” siano, in realtà, fondamentali per comprendere la “grande storia” dell’antifascismo, della resistenza e delle lotte per i diritti. Le due protagoniste diventano simbolo di come la resistenza non si svolga solo nelle piazze o sui campi di battaglia, ma anche nei gesti quotidiani e nei luoghi più intimi.
L’opera di Crabuzza va oltre la semplice narrazione storica. Il volume si può leggere come un saggio di ricerca, ma anche come una saga familiare, in cui il genius loci della casa Lussu sembra orientare le vite delle protagoniste verso direzioni inaspettate e controcorrente. La poesia, intesa non solo come arte, ma come atto di resistenza e sopravvivenza, accompagna le loro esistenze, legandosi ai cicli naturali della terra e ai ritmi del lavoro contadino.
Attraverso le voci di Joyce e Giovanna, Claudia Crabuzza esplora un mondo in cui la pazienza, la conoscenza popolare e la forza della comunità sono strumenti di lotta e di costruzione sociale. Il racconto della durezza dei tempi di lavoro, di semina e raccolta si intreccia con i momenti di lotta politica, dipingendo un quadro complesso e affascinante di resistenza culturale.
Claudia Crabuzza è nota come cantautrice. Nata ad Alghero nel 1975, voce della band Chichimeca dal 2000, Crabuzza ha vinto la prestigiosa Targa Tenco per il suo album “Com un soldat”, scritto in catalano algherese. Recentemente, ha pubblicato il disco “Grazia, la madre”, un omaggio alla scrittrice sarda Grazia Deledda.
Con il suo primo libro, “L’eredità delle donne di Casa Lussu”, Claudia Crabuzza si affaccia al mondo della scrittura, portando con sé il rigore della ricerca accademica e la sensibilità artistica che l’ha resa celebre nella sua carriera musicale.