L’architettura della civiltà nuragica nell’ultimo libro di Serena Noemi Cappai

Il volume “La cultura costruttiva nella Sardegna nuragica” analizza tecniche e processi dell’architettura dell’Età del Bronzo. Presentazione il 25 luglio ad Alghero

Nuraghe Santu Antine, Torralba

Nuraghe Santu Antine, Torralba

Uno studio d’insieme del nuraghe, espressione più emblematica dell’architettura nuragica, viene proposto per la prima volta dall’architetta Serena Noemi Cappai in un volume pubblicato da Carlo Delfino editore. “La cultura costruttiva nella Sardegna nuragica – Tecniche, processi e artifici costruttivi” sarà presentato venerdì 25 luglio alle 19:00 nella sala conferenze della struttura di Lo Quarter, ad Alghero, dall’autrice insieme a Bruno Billeci, docente del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e all’editore Carlo Delfino. L’appuntamento è inserito nel festival “Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi” curata da AES – Associazione Editori Sardi.

La Sardegna dell’Età del Bronzo (XVIII-X secolo a.C.) vede lo sviluppo della straordinaria civiltà nuragica, pienamente inserita nei circuiti di scambio culturale, commerciale e di conoscenze tecniche attivi nel Mediterraneo. I nuragici esprimono la loro vocazione costruttiva nell’ideazione e realizzazione di tipologie architettoniche uniche: i nuraghi, le fonti e i pozzi sacri, le tombe di giganti. Nel volume Serena Noemi Cappai illustra, attraverso un ricco apparato di immagini, i risultati raggiunti in due distinti ambiti di indagine: le caratteristiche tecniche e costruttive del monumento nuragico e le sue dinamiche realizzative. Due temi di ricerca che avvicinano alla comprensione di un linguaggio costruttivo sorprendente, codificato nel II millennio a.C.: non un segno scritto, un disegno, un numero ma geometrie complesse realizzate con corde, pali e filo a piombo, pietre collocate in aggetto tra loro con maestria.

Ne sono artefici antichi costruttori che riescono a governare le forze agenti sulla struttura così da garantirne le condizioni di equilibrio nel tempo, ad applicare prescrizioni operative, sperimentate e condivise, che oggi si riconoscono come regole geometriche, perfino proporzionali, per dimensionare la costruzione, seppure 3500 anni fa non fossero identificate come tali. Riemerge così una regola dell’arte muraria di carattere empirico e ascientifico secondo i moderni canoni, ma rigorosa, la cui comprensione consente di dare pieno valore alla cultura costruttiva nuragica e di leggere correttamente le sue espressioni.

Laureata In Architettura all’Università di Firenze, Serena Noemi Cappai ha conseguito un Master in Economia e Gestione dei Beni Culturali all’Università Tor Vergata di Roma. Ha svolto la professione di architetto nell’ambito del restauro dei beni architettonici. Nel settore della ricerca sulle caratteristiche tecnico-costruttive e strutturali delle costruzioni nuragiche, ha partecipato a numerosi incontri scientifici, anche a carattere internazionale.

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