A partire dal 28 marzo 2025, la The Social Gallery di Quartu propone una nuova iniziativa culturale con l’inaugurazione della mostra “Dubbio”, un omaggio all’artista Vittorio Boi. La mostra, curata dal professore di storia dell’arte e architetto Antonio Piras e con la direzione artistica di Giovanni Coda, offrirà ai visitatori una selezione di opere che esplorano i temi centrali della ricerca artistica di Boi, incentrata sul corpo umano come strumento di espressione e riflessione.
Il corpo è un tema ricorrente nelle opere di Vittorio Boi, ma non si tratta di un corpo qualsiasi. Nelle sue creazioni, l’artista esplora il corpo come simbolo di esistenza, di vita e di sofferenza, un corpo “vissuto” e “presente” che diventa il veicolo per un dialogo più profondo con l’essere umano e con la sua condizione esistenziale. Le sue opere presentano corpi ambigui, che vivono in attesa e in tensione, come atleti pronti a partire ma che non lo faranno mai, o come figure che mostrano con crudo realismo i propri difetti, consapevoli di una sconfitta inevitabile.
Le opere di Vittorio Boi si caratterizzano per la rappresentazione di corpi in azione, ma anche in stati di stasi e riflessione. Il corpo diventa così una metafora di un’umanità segnata dal dubbio e dalla lotta interiore, sospesa tra la vita e la morte, tra la speranza e la sofferenza. I personaggi che popolano le sue opere sono segnati da una realtà visibile e innegabile, un corpo che, pur nella sua vulnerabilità, diventa simbolo di resistenza e di una continua ricerca di senso.
Tra le figure che compaiono nei suoi lavori, si trovano rappresentazioni di personaggi “scorticati”, testimoni di un’umanità che non ha paura di mostrarsi nella sua fragilità e nel suo dolore. Questi corpi, seppur tormentati, non sono destinati alla resa: sono corpi di lotta, di solidarietà e di amore, che ci parlano con una forza universale.
Vittorio Boi, attraverso il suo approccio artistico, crea una mitologia personale, un linguaggio simbolico che ha radici nel passato ma si proietta nel presente. La sua opera prende spunto dalla tradizione artistica di artisti come Delacroix e Pellizza da Volpedo, ma anche dalle immagini potenti di una società tecnologica e di massa, come quelle che possiamo trovare negli stadi di calcio o in film come “Blade Runner”.
Il corpo che Boi rappresenta è reale, fatto di carne e sangue, ma è anche un corpo ideologico e simbolico, un corpo che rifiuta la perfezione artificiale e la superficialità della bellezza imposta dai media. In questo senso, l’arte di Boi diventa un atto di resistenza contro la mercificazione del corpo e contro l’omologazione sociale.
La mostra “Dubbio” sarà visitabile fino all’11 aprile 2025 e l’ingresso è gratuito. Gli orari di apertura sono dal mercoledì al sabato, dalle 18:00 alle 20:30. Per informazioni aggiuntive, è possibile inviare una e-mail all’indirizzo thesocialgallery.exposition@gmail.com.
