Il 28 febbraio l’antica Reggia Giudicale di Oristano tornerà ad aprire le sue porte con due mostre temporanee dedicate alla storia architettonica della città e all’arte contemporanea. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Oristano in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune, prevede l’allestimento delle esposizioni all’interno dell’ex carcere di Piazza Manno, grazie all’autorizzazione ottenuta dall’Agenzia del Demanio. L’apertura straordinaria accompagnerà le celebrazioni della Sartiglia, con orari dedicati nei giorni della manifestazione.
L’inaugurazione è prevista per venerdì 28 febbraio, con apertura al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Nei giorni della Sartiglia, il 2, 3 e 4 marzo, l’accesso sarà garantito dalle 10 alle 12. Il Presidente della Fondazione Oristano, Carlo Cuccu, sottolinea l’importanza del progetto sia per la possibilità di restituire, seppur temporaneamente, la Reggia alla città, sia per l’integrazione dell’iniziativa nel programma culturale del Carnevale oristanese. L’Assessore alla Cultura, Luca Faedda, evidenzia come l’evento rappresenti un’occasione per valorizzare il patrimonio storico e artistico della città, combinando memoria e contemporaneità.
La prima mostra, “Oristano medievale” (La piazza, la reggia, il castello e altre meraviglie. Un dialogo tra Mauro Ferreri e Gabriele Pettinau), sarà ospitata nell’atrio dell’ex carcere, in corrispondenza dell’antica Reggia Giudicale, e sarà dedicata alla memoria del ricercatore indipendente Nadir Danieli. L’esposizione presenterà dieci tavole illustrative che mettono a confronto le ricerche di due studiosi della storia di Oristano, Mauro Ferreri e Gabriele Pettinau, le cui ricostruzioni, realizzate a distanza di trent’anni, si integrano nel racconto dell’evoluzione medievale della città.
La seconda mostra, “… and the stars look very different today”, sarà allestita nell’area delle celle e ospiterà opere di 12 artisti provenienti dalla Sardegna, da altre regioni italiane e dalla Cina. Il titolo, tratto dal brano Space Oddity di David Bowie, introduce un percorso artistico che si propone di evocare, attraverso la sensibilità degli autori, le tracce della sofferenza legata alla storia dell’ex carcere.
L’iniziativa intende offrire alla cittadinanza e ai visitatori un’occasione per approfondire la storia architettonica di Oristano e, al contempo, un’opportunità di riflessione attraverso l’arte contemporanea. La concomitanza con la Sartiglia garantirà grande visibilità all’evento, contribuendo ad arricchire l’offerta culturale della città. Le mostre saranno visitabili fino al 9 marzo.

































