La Fondazione Mont’e Prama presenta “Soglie”, un progetto espositivo che trasforma la Torre di San Giovanni di Sinis in uno spazio di dialogo tra arte contemporanea, paesaggio e memoria storica. Curato da Luca Cheri, il ciclo propone una serie di installazioni site-specific pensate per questo luogo simbolico, costruito tra il XV e il XVI secolo sull’altura che domina l’area archeologica di Tharros. La torre, da sempre punto di presidio e controllo, viene reinterpretata come soglia: un punto di passaggio e di incontro, affacciato sul mare e aperto al vento.
L’iniziativa intende ridefinire la funzione storica della torre trasformandola in “un luogo di accoglienza e di relazione”. Nel progetto, l’accoglienza è intesa come “pratica concreta e radicale, che assume il rischio dell’esposizione e il valore del sostare”. La torre ospiterà tre interventi artistici all’anno, realizzati da artisti emergenti. Le opere saranno concepite come atti di “resistenza leggera” al contesto: installazioni che dialogano con la verticalità della pietra, la luce radente dell’alba e del tramonto, e la forza del vento. Le installazioni non occuperanno semplicemente lo spazio, ma lo abiteranno, lasciandosi attraversare e integrandosi con il paesaggio circostante. La vicinanza con l’antica città di Tharros rende la torre parte integrante del racconto, un elemento che contribuisce a un dialogo diretto tra arte e archeologia.
Il progetto si colloca nella scia di esperienze che hanno intrecciato arte contemporanea e preistoria, come la mostra Sulle spalle dei giganti. Anche in “Soglie” il contesto storico è al centro del percorso curatoriale, che adotta un approccio interdisciplinare. Arte, architettura e archeologia si uniscono in “un dispositivo curatoriale che privilegia l’ascolto, la sostenibilità e la relazione”. In questa prospettiva, la torre diventa “un laboratorio relazionale: da punto di osservazione si fa luogo che accoglie lo sguardo dell’altro, che si apre allo spazio e registra lo scorrere del tempo”.
Il primo intervento del ciclo sarà firmato dal duo artistico Heart Studio • Mænās, composto da Bruno Savona e Martina Silli. L’inaugurazione è prevista per sabato 27 settembre, alle 18:00. L’installazione sarà visitabile fino al 31 gennaio 2026.
Con base a Santadi, i due artisti lavorano a cavallo di diverse discipline – dalla fotografia all’illustrazione, dalla grafica alle arti visive – sviluppando progetti che generano esperienze percettive dirette e partecipative. La loro ricerca, fondata sull’incontro tra manuale e digitale, spontaneità e controllo, non mira alla rappresentazione ma alla creazione di ambienti capaci di accogliere il visitatore in una dimensione sospesa e immersiva. Tra i loro lavori più rilevanti si segnalano le installazioni sensoriali per le Giornate del Respiro curate da Sardegna Teatro, gli interventi site-specific al Padiglione Tavolara di Sassari e la partecipazione a residenze artistiche in contesti istituzionali e indipendenti.
Per la Torre di San Giovanni, Heart Studio Mænās presenta “Altri Mondi”, un’installazione che raccoglie e rilancia le suggestioni del luogo: il vento, la luce, la pietra, l’idea di soglia. L’opera è concepita “non per imporsi, ma per accogliere: un’abitazione temporanea dello spazio, che riflette il paesaggio e ospita la presenza umana”.
































