Carbonia. Si terrà domani, venerdì 19 maggio, nell’aula consiliare del Comune, a partire dalle ore 10:00, il workshop di costruzione partecipata del Piano di sviluppo turistico sostenibile del Sud Ovest della Sardegna.
Si tratta del primo appuntamento pubblico di “Vivere il Sud Ovest”, il percorso di creazione della destinazione turistica sostenibile del Sud Ovest della Sardegna, promosso dal GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari.
Il progetto – classificatosi al primo posto nella linea A del progetto complesso “Sardegna, un’isola sostenibile”, promosso da Sardegna Ricerche nell’ambito della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) della Regione Sardegna (POR FESR 2014-2020) e premiato con un finanziamento complessivo di 200 mila euro – conta su un partenariato molto ricco, costituito, oltre che dal Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari in qualità di soggetto capofila, dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, dal FLAG Sardegna Sud Occidentale, dalle Unioni dei Comuni del Sulcis, dell’Arcipelago del Sulcis e di Metalla e Mare, dal Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu e dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
Il programma dei lavori del workshop prevede differenti momenti di presentazione del percorso e di ascolto e interazione con gli operatori, alla presenza dei rappresentanti del GAL, degli enti partner e del destination manager, il prof. Michele Trimarchi, docente all’Università Iuav di Venezia.
Come affermato da Nicoletta Piras, direttrice del GAL: “Vivere il Sud Ovest ha un obiettivo ambizioso, quello di far nascere dal basso, insieme agli operatori del settore, una destinazione turistica unitaria per il nostro territorio: la destinazione turistica sostenibile del Sud Ovest della Sardegna”.
Secondo Cristoforo Luciano Piras, presidente del GAL: “Lo sviluppo sostenibile del nostro territorio passa anche per il turismo: è molto importante che il Sud Ovest della Sardegna si muova insieme, come sta succedendo per questo progetto che vede lavorare in sinergia i due gruppi di azione locale del territorio, i due parchi e le tre unioni dei comuni”.